Il gruppo giapponese Chubu Electric ha annunciato che costruirà un muro anti-tsunami da 18 metri in grado di proteggere la centrale nucleare di Hamaoka situata a sud-ovest di Tokyo, in una zona a forte rischio sismico.
La decisione e’ stata presa due mesi dopo la richiesta del governo nipponico di bloccare l’impianto, alla luce dei timori per la sicurezza scatenati dal disastro della centrale di Fukushima.
Per scongiurare la chiusura, il gruppo ha deciso il varo di una serie di misure aggiuntive a Hamaoka che dovrebbero permettere di fronteggiare uno tsunami della stessa intensita’ di quello che ha provocato ingenti danni a Fukushima.
La centrale e’ stata costruita sulla costa nella regione di Tokai, nei pressi di una faglia, in una zona dove da tempo gli esperti prevedono un fortissimo terremoto. Attivisti anti-nucleare ritengono che questo trentennale impianto sia fra i piu’ a rischio del Paese. I cinque reattori di Hamaoka forniscono il 12% dell’energia utilizzata dalla Chubu Electric per approvvigionare buona parte delle industrie giapponesi. Gia’ qualche mese fa, la societa’ aveva deciso di costruire un argine alto 12 metri per proteggere la struttura da inondazioni, ma aveva cambiato idea dopo aver constato che la barriera da 15 metri intorno a Fukushima non era bastata. Da qui la decisione di investire 100 miliardi di yen (1,3 miliardi di dollari) per costruire il muro lungo 1,6 chilometri intorno alla struttura e adottare misure protettive rivolte ai sistemi di raffreddamento.