Potrebbe oscillare tra l’1% ed il 5% della popolazione colpita il tasso di mortalita’ probabile del terremoto nella provincia orientale turca di Van. E’ questa la stima di Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti (Cnt) dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), che in un’intervista all’Ansa ha confermato che la magnitudo del sisma e’ stata di 7,2-7,3 gradi sulla scala richter. ”Calcolando che gli abitanti colpiti dal terremoto sono 370 mila, in base ai precedenti sismi in Turchia, Pakistan, Afghanistan e Iraq, si puo’ ragionevolmente stimare in circa 10 mila il numero di vittime, ovvero tra l’1% il 5% degli abitanti”, spiega Selvaggi. Il sisma, avendo avuto un epicentro superficiale (l’ipocentro è stato infatti ad appena 7km di profondità), aggiunge l’esperto, ”ha avuto un forte carico distruttivo. E la stima ufficiale delle vittime, che oscilla tra 500 e 1000 – rileva -, come avviene sempre nelle prime ore e’ molto imprecisa. Credo che il carico distruttivo di questo sisma, sulla base della nostra osservazione di sismi analoghi, potra’ darci numeri molto superiori a 1000 morti, forse anche oltre i 10 mila”.
Un numero di vittime cosi’ elevato, secondo Selvaggi, e’ spiegabile con la vulnerabilita’ delle abitazioni: ”E’ il problema fondamentale perche’ le costruzioni sono scadenti. Non conosco Van, so che ci sono costruzioni di buona qualita’ – continua – ma anche molte non sicure. Un terremoto di magnitudo superiore a 7 in una citta’ densamente abitata, in una zona sismica con costruzioni non molto ben fatte e’ una tragedia annunciata”.
”Tutta la fascia che corre dall’Himalaya fino alle nostre Alpi – precisa il direttore del Cnt – e’ soggetta ai movimenti della placca indiano-arabica e africana, che si sposta verso nord rispetto a quella euro-asiatica, dando origine a una collisione che libera l’energia che si trasforma nei terremoti”. L’area di Van era stata gia’ colpita da un terremoto nel 1976, leggermente inferiore come magnitudo (7.0) e che fece circa 4.000 vittime. In Turchia l’evento recente piu’ disastroso e’ quello del ’99 a Izmit, con 20-25 mila morti. Sisma della magnitudo di Van, ricorda Selvaggi, ”ne sono stati registrati parecchi negli ultimi anni. Penso a quello in Cina del 2008, ma anche a quelli in Giappone e Nuova Zelanda dove pero’, grazie alla prevenzione, si e’ riuscito a sopportare meglio il carico distruttivo. Costruire bene – conclude – e’ l’unica vera forma di prevenzione”