La prima campagna di lancio di Vega è iniziata Lunedi scorso allo spazioporto europeo nella Guyana francese con l’installazione della prima fase sulla rampa di lancio. Il lanciatore per piccoli satelliti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) è pronto al lancio alla fine di Gennaio. Le cento tonnellate di propellente solido del primo stadio, il P80, è stato spostato dal Palazzo di integrazione Booster “Pad” il 7 novembre, attraverso il trasportatore “Fardier“. Come per il trasferimento di Ariane 5, le misure di sicurezza hanno ridotto al minimo il numero di operatori in loco e sono stati evacuati gli edifici vicini. Con il P80 installato all’interno del portale mobile, tutte le installazioni a terra sono ora configurate per l’accettazione finale del richiamo, tra cui il sistema di controllo della spinta del vettore che ruota l’ugello di grandi dimensioni per la guida. Nelle prossime settimane, i prossimi due stadi a propellente solido, la Zefiro-23 e la Zefiro-9, saranno trasferiti dal deposito. Entro la fine dell’anno, dopo una nuova serie di conrolli, sarà trasferito e integrato anche il modulo superiore Vernier, il quarto stadio. In parallelo alle attività di avvio, i satelliti sono in fase di preparazione. Contemporaneamente si lavora anche alla preparazione del piccolo satellite dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Lares, che Vega porterà in orbita insieme a sei minisatelliti chiamati Cubesat e Almasat 1, messi a punto da alcune università europee. Questo volo di qualifica di Vega aprirà la strada alle prossime cinque missioni che dimostreranno la flessibilità del sistema come parte del programma VERTA. Vega è stato progettato per gestire una vasta gamma di missioni e configurazioni di carico utile, al fine di rispondere alle diverse opportunità di mercato con maggiore flessibilità. In particolare, offre configurazioni in grado di gestire carichi utili che vanno da un singolo satellite fino a un satellite principale più sei microsatelliti. Vega è compatibile con masse di carico utile da 300 kg a 2500 kg, a seconda del tipo e dell’altitudine dell’orbita richiesti dai clienti. Il benchmark pesa 1500 kg a 700 km di quota dell’orbita polare. Complessivamente, sette Stati membri dell’ESA (Italia, Francia, Spagna, Belgio, Paesi Bassi, Svizzera e Svezia) stanno contribuendo al programma. E’stato realizzato da un gruppo di aziende guidato dalla Elv (che per il 70% è della Avio e per il 30% dell’Asi), mentre la Vitrociset è il primo contraente per la realizzazione del segmento di terra.