Le anomale concentrazioni di iodio-131 misurate nei giorni scorsi in Francia e su gran parte dell’Europa centrale provengono, probabilmente, da un impianto di produzione di isotopi ungherese e non dalla centrale nucleare di Krsko, in Slovenia, come si era pensato in un primo momento. Lo ha riferito l’Aiea, che avrebbe individuato la fonte nell’Istituto di Isotopi Ltd. di Budapest, che produce radioisotopi per l’assistenza sanitaria, la ricerca e l’utilizzo industriale. “Il livello di iodio-131 rilevato in Europa è estremamente alto ma non ci sono preoccupazioni per la salute della popolazione“, si legge in un comunicato.