Situazione e previsioni meteo: “mostri” temporaleschi verso il Canale di Sicilia; l’inizio di dicembre è ancora un rebus

MeteoWeb
I nuclei temporaleschi che si dirigono verso il Canale di Sicilia sono molto intensi

La situazione meteorologica in Italia è apparentemente monotona su gran parte del Paese, con qualche nube sparsa qui e lì, nebbie fitte nelle zone interne e pianeggianti soprattutto nelle ore serali, notturne e mattutine ma senza precipitazioni degne di nota.

In realtà, una perturbazione Africana sta provocando violenti temporali proprio a ridosso del nostro Paese, nelle zone più sud/occidentali, vicino alle due isole maggiori.
Si tratta di veri e propri “mostri temporaleschi” che interessano le zone costiere di Algeria e Tunisia, e che si muovono minacciosamente verso il Canale di Sicilia, dove arriveranno nelle prossime ore provocando violenti nubifragi anche con grandinate ttra le isole Pelagie, Pantelleria e Malta.

La Sardegna meridionale è sfiorata da questi sistemi temporaleschi che nel corso della giornata odierna, martedì 29 novembre, lambiranno anche le coste della Sicilia meridionale, interessando alcune aree della Regione localmente in modo intenso, specie nel Ragusano e nel Siracusano, nel sud/est dell’isola dove potrebbe verificarsi qualche breve ma intenso nubifragio.

I temporali della giornata di ieri a sud/ovest dell’Italia

I fenomeni più intensi resteranno comunque confinati in mare aperto, anche se le condizioni del tempo saranno instabili in tutta la Sicilia, nella Sardegna orientale e nella Calabria meridionale, con molte nubi e qualche rovescio di pioggia sparso a macchia di leopardo.

Anche domani, mercoledì 30 novembre, ultimo giorno del mese, avremo instabilità nelle zone Joniche di Calabria e Sicilia, con piogge sparse e qualche possibile temporale, mentre nel resto d’Italia i cieli resteranno parzialmente nuvolosi con alternanza tra schiarite e annuvolamenti e nebbie fitte nelle ore serali, notturne e mattutine. Il tutto in un contesto di temperature assolutamente stazionarie, sempre in linea con i valori medi del periodo.

Ancora fredde prospettive per i giorni a ridosso dell'Immacolata

L’evoluzione successiva, di inizio dicembre, è ancora estremamente incerta. Giovedì 1 sarà una giornata di transizione, con pochi fenomeni meteo di rilevanza se non persistenti nebbie sparse nelle zone interne. Tra venerdì 2 e domenica 4 dicembre, poi, dovremmo avere un peggioramento di cui abbiamo già parlato nei nostri precedenti aggiornamenti del MeteoNotiziario, ma gli ultimi aggiornamenti hanno decisamente smorzato l’affondo nordico che sarà molto più occidentale e che, quindi, coinvolgerà in modo molto marginale il nostro Paese. I venti ruoteranno da sud un pò in tutte le Regioni già da venerdì, con addensamenti nuvolosi soprattutto al centro/nord, con qualche pioggia in Liguria e alta Toscana. Ma sarà davvero poca roba. Anche nel weekend, secondo le ultime proiezioni dei centri di calcolo, non dovremmo avere fenomeni meteorologici significativi, ma nubi sparse, nebbie e foschie e qualche debole precipitazione distribuita in modo irregolare sul territorio nazionale, specie nelle aree occidentali e Tirreniche.
Sulla prossima settimana, tra lunedì 5 e giovedì 8 dicembre, sono ancora convincenti le prospettive di un più deciso affondo nordico che farebbe crollare le temperature in tutt’Italia portando anche fenomeni sparsi di instabilità con le prime nevicate fin a bassa quota, ma stiamo parlando di lungo termine, con previsioni a più di una settimana di termine, quindi poco affidabili. Siamo costretti a usare il condizionale e a rimandarvi ai prossimi aggiornamenti, in cui potremo confermare o smentire quest’evoluzione.

Intanto la situazione a breve e medio periodo resta preoccupante: Alpi e Appennini restano senza neve, e neanche il prossimo weekend potrà partire la stagione sciistica proprio per carenza di neve. Romagna, Marche, Umbria e Toscana non riusciranno a uscire dal tunnel della siccità da record che le attanaglia perchè non avranno piogge significative da qui a almeno 7-8 giorni.

I violenti temporali a ridosso di Sardegna e Sicilia
Condividi