Bufere di Tramontana e onde alte più di 5 metri sul basso Tirreno; a Palermo toccati i 102 km/h

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Mareggiate sulle coste palermitane

Durante la mattinata, con lo spostamento del profondo minimo barico, sui 1000 hpa, in direzione delle coste del messine tirrenico e dello Ionio, sul basso Tirreno e sul Canale di Sicilia si sono attivate forti bufere di vento di Maestrale e Tramontana che hanno spirato in maniera impetuosa, con raffiche da N-NO ad oltre i 100 km/h. Venti davvero furisosi hanno spazzato l’intero canale di Sicilia, rendendolo da agitato (forza 5) a molto agitato (forza 6). Il vortice ciclonico mediterraneo, durante la sua evoluzione verso levante, ha spinto con forza i nuclei di aria fredda in sfondamento dalla Valle del Rodano trasportandoli molto rapidamente verso il basso Tirreno e il Canale di Sicilia, tramite forti burrasche di vento da N-NO che per tutta la mattinata e il pomeriggio odierno continuano ad imperversare sui mari attorno la Sicilia. In mattinata, quando l’area ciclonica sui 1000 hpa si è portata a ridosso delle coste messinesi, le forti burrasche da N-NO hanno raggiunto le coste trapanesi e il palermitano, con forti raffiche da N-NO e Nord che hanno raggiunto pure gli 80-90 km/h nei punti meglio esposti della costa palermitana, inclusa la città. Addirittura all’aeroporto di Palermo, sito a Punta Raisi, in un punto particolarmente esposto agli impetuosi venti dai quadranti settentrionali (Tramontana e Grecale), durante la forte burrasca è stata registrata una raffica di picco di ben 102 km/h da N-NO, intorno le 08:50 del mattino, quando buona parte del capoluogo siciliano si trovava a fare i conti con piogge insistenti e rovesci orizzontali che causavano drastiche riduzioni di visibilità. Ma in altri punti della costa palermitana e trapanese i 100 km/h se non stati superati si sono appena sfiorati. A Trapani la massima raffica, da Nord (Tramontana), non è andata oltre i 74 km/h. Le forti raffiche di vento hanno cagionato ingenti disagi e danni per alberi sradicati, impalcature abbattute e cartelloni stradali divelti nella solo Palermo e in diversi comuni della provincia. Le bufere di Maestrale e Tramontana, in poco tempo, hanno reso il basso Tirreno occidentale da agitato a molto agitato, con onde alte fino a 4.0-5.0 metri davanti le coste palermitane.

Il profondo minimo barico da 1000 hpa sul basso Tirreno

La boa della rete ondametrica nazionale dell’ISPRA, posizionata davanti Palermo, in mattinata ha registrato onde medie alte fino a 5.4 metri, con una direzione media di propagazione da nord-ovest. Improvvise quanto intense mareggiate, in poco tempo, hanno flagellato le coste del trapanese e del palermitano, con la propagazione di onde ben formate da N-NO che vanno ad abbattersi lungo i litorali ben esposti. Il basso Tirreno rimarrà agitato o localmente molto agitato anche durante la prossima notte e la mattinata di domani, con onde alte più di 3.0-4.0 metri che continueranno a determinare delle mareggiate lungo i litorali della Sicilia settentrionale, dal palermitano al messinese, particolarmente esposti alla furia dei marosi da Nord. Con l’allontanamento verso il mar Egeo dell’area di bassa pressione in movimento verso lo Ionio i forti venti di Tramontana insisteranno lungo il basso Tirreno e le coste della Sicilia settentrionale fino alla serata di domani, favorendo un ulteriore calo dei valori termici e l’addensamento di una nuvolosità irregolare lungo le coste della Sicilia tirrenica, con la possibilità di vedere qualche sporadica nevicata fin sotto gli 800 metri tra Madonie orientali, Nebrodi e Peloritani, già pesantemente colpiti dalle nevicate delle ultime ore.

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