Altro che crisi economica. Il crollo di borse e finanze, i problemi legati a spread e Btp che rischiano di mandare in default alcuni Paesi e che da anni tormentano l’Italia e l’Europa passeranno in secondo piano nei prossimi giorni tra le preoccupazioni principali di governi e popolazioni del vecchio continente, a causa dell’arrivo di un’ondata di gelo di proporzioni davvero storiche, una di quelle che per estensione e intensità si verificano più o meno solo una volta ogni 30 anni. E non stiamo parlando di un’ondata di gelo normale, di un freddo localizzato in un’area ristretta, ma del vero burian Siberiano, quel vento gelido proveniente dalle steppe Siberiane di cui oggi abbiamo già scoperto tutti i segreti in questo splendido articolo di Daniele Ingemi. Proprio il burian ha caratterizzato le tre ondate di gelo storico più note alle popolazioni europee del secolo scorso: quella del 1929, quella del 1956 e quella del 1985. Sono quelli i tre mitici anni storici in cui gelo e neve si sono impadroniti del territorio Europeo come mai era capitato in altri anni, e non perchè non ci siano state in altre stagioni delle ondate di freddo altrettanto intense, ma perchè queste sono state ben più durature ed estese su un’ampia porzione di territorio, con gravissime ripercusisoni sulla popolazione in termini di disagi e problematiche.
L’ondata di gelo Siberiano ormai imminente sull’Europa è, almeno all’attuale stato previsionale, assolutamente paragonabile alle tre precedenti e già menzionate. Mai, negli ultimi anni, ci siamo trovati a commentare mappe così impressionanti a pochi giorni dall’evento. E le previsioni sono ormai chiare, eloquenti: il minimo delle varie perturbazioni può spostarsi un pò più a sud o un pò più a nord determinando nevicate più copiose in determinate Regioni e meno in altre, ma la sostanza della mega-irruzione non cambia. Stiamo parlando di super-gelo, di freddo record e di temperature eccezionalmente basse, con l’Europa che andrà completamente nel caos.
Già in questi giorni si stanno battendo i denti nell’est Europeo, e il burian non è ancora arrivato. Stamattina Mosca e Riga hanno registrato -20°C di temperatura minima, Kiruna -19°C, Bucarest -18°C, Minsk, Donetsk e Sofia -17°C, Kiev -16°C, Varsavia -15°C, Helsinki -14°C, Belgrado e Odessa -13°C, Stoccolma -11°C, Berlino e Lipsia -9°C, Praga, Norimberga, Hannover, Salisburgo, Amburgo e Vienna -8°C, Oslo e Goteborg -6°C. Per non parlare delle Massime: Mosca non ha superato i -14°C, Kiev i -11°C, Bucarest e Varsavia i -8°C, Belgrado i -5°C … in Polonia e Ucraina si contano già i primi morti assiderati, mentre i Balcani sono sommersi di neve. Già, la neve: ricopre tutta l’europa dell’est, e il burian avrà il percorso agevolato nei prossimi giorni quando si muoverà dalle lande Siberiane verso il continente Europeo.
La sua avanzata sarà rapida e inesorabile: domattina avrà invaso la Russia Europea fin su Mosca, mercoledì all’alba avrà raggiunto l’area Baltica e l’Ucraina, giovedì si farà sul serio proprio in Polonia e in tutta l’Europa orientale, ma già ci sarà il grande gelo anche in Germania, Ungheria, Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia. Venerdì mattina il grande lago gelido sarà a ridosso dell’arco Alpino e si sarà spinto anche su Francia, Spagna e Inghilterra, mentre poi nel weekend, tra sabato e domenica e poi nei primi giorni della prossima settimana invadrà il Mediterraneo centro/occidentale e addirittura il nord Africa: potrà nevicare persino sulle coste di Marocco, Algeria e Tunisia!
Ovviamente anche l’Italia sarà conquistata dal grande gelo proveniente da nord/est, dapprima solo nelle sue Regioni settentrionali (già da mercoledì), poi gradualmente anche al centro e infine, nel weekend e all’inizio della prossima settimana al sud.
Le temperature scenderanno su valori davvero incredibili, ma non sarà solo il ghiaccio a provocare problemi: avremo abbondanti ed estese nevicate, ci aspettano giorni tremendi con i trasporti completamente bloccati sia per quanto riguarda gli aerei che per ciò che concerne strade, autostrade e ferrovie. Ma non solo. Fronteggiare neve e ghiaccio sarà difficile ovunque.
Ci saranno vastissimi blackout elettrici, le zone interne rimarranno isolate per giorni, con disagi gravissimi dovuti alle tubature che rischiano di scoppiare per il gelo. Si ghiacceranno corsi d’acqua, laghi e lagune: potrebbe finire ghiacciata anche quella di Venezia!
In modo particolare l’Italia potrà risentire di questi disagi, perchè lo sciopero dei tir nei giorni scorsi ha provocato difficoltà nello reperire beni alimentari di prima necessita. Molti supermercati sono ancora vuoti, per non parlare della benzina: è concreto il rischio che un’ondata di gelo simile a quelle di ’29, ’56 e ’85 oggi possa provocare ancor più disagi perchè ci ritroviamo in una società che è più dipendente da riferimenti decisamente deboli rispetto alla furia della natura, come appunto i trasporti e la corrente elettrica.
Insomma, viviamo con grande apprensione l’arrivo di questo burian che potrà compromettere la regolare quotidianità in gran parte d’Italia e d’Europa.
Una curiosità finale: tra 1929 e 1956 passarono 27 anni; tra 1956 e 1985 ne trascorsero 29; tra 1985 e oggi ne sono passati 27. Insomma, il 2012 deve chiudere il cerchio e non ci sono dubbi sul fatto che ormai si iscriverà di diritto nelle pagine più importanti della storia meteo/climatica d’Europa negli ultimi due secoli.
Alcuni nostri approfondimenti sulle eccezionali ondate di gelo di 1929, 1956 e 1985: nei prossimi giorni avremo a che fare con scenari simili.
- Meteo Amarcord: l’eccezionale inverno 1929
- Il freddissimo inverno 1929: ecco le mappe a 850 e 500hPa!
- L’eccezionale ondata di freddo e neve del 1956
- La straordinaria ondata di freddo del gennaio 1985
Ecco, in conclusione, alcune pagine dei giornali italiani nei giorni del grande gelo di 27 anni fa. Era il gennaio 1985: