Bendandi e la bufala dei “forti terremoti in Italia tra 5 e il 6 aprile”: intervista a Paola Lagorio

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Quando, a fine gennaio con quest’articolo parlammo della presunta “profezia” di Bendandi riguardo “il 5 e il 6 aprile 2012” quando “una nuova serie impressionante di sismi colpirà l’intero pianeta e l’Italia potrebbe essere tra le zone più terremotate“, scrivevamo che “la presenza di varie teorie cospirative e il volere a tutti costi scenari apocalittici, spesso ingigantiscono o addirittura distorcono possibili sue previsioni, come nel caso del maggio 2011. Siamo di fronte all’ennesima bufala o ad una possibile profezia? Seguiremo questa ennesima notizia e ci informeremo in merito ai carteggi originali di Raffaele Bendandi, l’uomo che prevedeva i terremoti“.
E oggi, alla vigilia dei giorni della presunta “profezia“, abbiamo già pubblicato un approfondimento sulla figura di Bendandi e sull’associazione che oggi ne vuole onorare la memoria e intervistando la presidente della stessa associazione, “La Bendandiana”, Paola Lagorio.
La dott.ssa Lagorio ci ha spiegato “la profezia del 5-6 aprile, se così la vogliamo chiamare, ma sarebbe più corretto definirla uno stratagemma usato da frequentatori del web per creare panico e disordine. Non esiste nessuna previsione del sismologo faentino su questo terremoto nè su quello passato (11 maggio 2011). E una notizia comparsa sul web e che è stata attribuita a Bendandi perchè a memoria d’uomo è l’unico che abbia fatto previsioni e sia passato alla storia come “colui che prevede i terremoti“.

La dott.ssa Paola Lagorio

Paola Lagorio è molto chiara anche riguardo a chi sostiene che Bendandi, per quanto riguarda l’11 maggio, abbia sbagliato solo la località del terremoto, considerando il sisma che ha colpito la Murcia. Confermando che “non ha mai previsto nulla per quella data“, la Lagorio aggiunge che “chi sostiene questa teoria non conosce il significato della parola previsione. Fare una previsione significa sapere individuare il luogo esatto, l’ora e il giorno e la magnitudo di un terremoto. Dire roma e verificarsi in Spagna non porta nessun giovamento alla possibilità di salvare vite umane, che era il primo obiettivo del lavoro di Bendandi“.

La dottoressa Lagorio si interessa da anni della figura di Bendandi e il suo impegno, da presidente dell’associazione “La Bendandiana“, è stato in primis quello di rivalutare la figura del sismologo faentino come scienziato, come colui che ha sempre lavorato seguendo il metodo galileiano. “Ed oggi posso affermare di esserci riuscita – ci dice orgogliosa – la convenzione che abbiamo con l’INGV, la stretta collaborazione con i ricercatori del CNR e con il mondo della ricerca testimoniano come la figura di bendandi come scienziato non sia più in discussione“.

Paola Lagorio spiega anche che “il materiale di studio che Bendandi ha lasciato è infinito, sembra di essere in un pozzo senza fondo. So e comprendo che la gente vorrebbe avere dichiarazioni o meglio previsioni sui terremoti, ma in campo scientifico la ricerca è una cosa seria e si può arrivare a dei risultati sicuri solo dopo anni di studio e di prove e controprove. Allo stato attuale siamo riusciti a comprendere tutto il materiale cartaceo e a classificarlo; l’ultimo aspetto del lavoro ma sicuramente il più importante vedere come possiamo utilizzare il suo metodo nel futuro“.

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