Circa otto tonnellate di carburante, olio combustibile, sarebbero state sinora recuperate delle 20 circa finite in mare nel porto a Taranto. La zona e’ delimitata: sono al lavoro equipaggi della Capitaneria di Porto e personale dei mezzi della societa’ di ecologia Ecotaras, che ha sede proprio nell’area del porto mercantile. L’intervento – a quanto si apprende dalla capitaneria – è stato tempestivo e la zona è stata circoscritta grazie a barriere galleggianti, per provare a scongiurare un disastro ambientale. L’olio combustibile sarebbe fuoruscito da un mercantile che batte bandiera panamense. I militari della Capitaneria di porto hanno ispezionato l’imbarcazione e rilevato chiazze oleose in corrispondenza dello scafo. Per completare le operazioni di bonifica ci vorranno alcuni giorni.
Lo sversamento di greggio, però, sarebbe ancora in corso e fino a quando la sorgente non verra’ bloccata, la chiazza di petrolio tendera’ ad allargarsi, come ha spiegato all’Adnkronos Giorgio Assennato, direttore dell’Agenzia regionale Protezione Ambiente della Puglia. “Tutte le procedure di contenimento sono state attivate“, sottolinea. “La situazione e’ tenuta sotto osservazione dai tecnici dell’Arpa“, conclude Assennato.