I meteorologi, santi e truffatori

MeteoWeb

Ormai lo sanno quasi tutti: nel week end ci sarà maltempo. E’ da, credo, una settimana che lo stiamo dicendo,  ed è confermato anche stasera. Non lo diciamo solo noi, ma lo dicono in tanti, dall’ubriaco al bar per sentito dire, al meteorologo che si è appena auto-affidato la missione di prevedere il tempo. Lo dicono anche in tv, ma spesso si limitano a farlo in modo generico al punto che solitamente fanno più danni che altro, soprattutto a chi le previsioni tende a farle nel modo più dettagliato e approfondito possibile possibile.
Dato che molto probabilmente l’ondata di maltempo si verificherà, molti metteranno sul piedistallo certe persone o certi siti. Sentiremo ancora dire assurdità del tipo: “gli svizzeri non sbagliano mai, era segnato neve alle 14.25 e alle 14.25 è nevicato”.
Ecco, per l’appunto: ci saranno posti dove non pioverà. Ci saranno posti dove magari uscirà il sole (anche dopo un rovescio di pioggia). E allora no, il meteorologo avrà sbagliato. Ma come si fa a spiegare che una ondata temporalesca non significa pioggia ovunque? Che se vengono 4 gocce e si forma un tornado a 1 Km di distanza non erano sbagliate le previsioni? Pensate che “ondata di temporali” significhi fulmini ovunque? O che la possibilità di tornado debba vedere la Pianura distrutta completamente, stile Hiroshima?
Se si pensa di poter dire di aver capito una previsione solo perché in una cartina piccolissima c’era “il simbolo del sole con una nuvoletta” la colpa non è nostra. Se ci sono dei meteorologi che fingono di poter prevedere il tempo con una definizione di 100 metri…nemmeno quella è colpa nostra. Ma le colpe le abbiamo, saremmo stupidi a dire di no. In tutti i lavori si sbaglia, e avere il coraggio di ammetterlo è doveroso e va riconosciuto. Ci  impegnamo sempre a farlo. Perché quando una previsione si avvera non è possibile autodefinirsi dei geni e quando non si avvera non è possibile nemmeno chiamare in causa le mappe in arrivo da Gran Bretagna o Germania, non è possibile dire che hanno sbagliato i costosissimi e magari inesistenti centri di calcolo con modelli esclusivi. Va bene dover guadagnare, ma un po’ di modestia serve a tutti, per non cadere nel ridicolo. Ma c’è l’atmosfera che ci ricorda che comunque ne sa sempre una in più di noi.

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