In Giappone un tornado devasta una cittadina vicino Tokyo, si contano ingenti danni e molti feriti; si tratta di un fenomeno cosi raro?

MeteoWeb
Un eccezionale immagine che riprende il passaggio del tornado nipponico

Anche l’ufficio meteorologico giapponese ha dato la conferma. La scorsa domenica, precisamente il 6 Maggio, un piccolo tornado si è sviluppato lungo la parte orientale dell’isola di Honshù, in Giappone, non lontano dalla capitale Tokyo. Il tornado si è abbattuto nella cittadina di Tsukuba, circa 60 chilometri a nord-est di Tokyo. Il fenomeno vorticoso, toccando terra, ha danneggiato numerose abitazioni, scoperchiando molti tetti e abbattendo la copertura di molti edifici. Purtroppo, secondo quanto riportato dalle autorità nipponiche, la grossa tromba d’aria ha cagionato la morte di una persona, si tratta di un adolescente di soli 14 anni, mentre sono oltre 40 i feriti, colpiti dai detriti sollevati dal vortice. La tromba d’aria si è spostata per l’intera cittadina, tanto da danneggiare circa 20.000 case, altrettante sono rimaste senza energia elettrica a seguito del danneggiamento delle linee elettriche.

I danni cagionati dal tornado

Secondo la Tokyo Electric Power, una fra le più importanti società elettriche giapponesi, sono migliaia le abitazioni che sono rimaste prive di elettricità. Il tornado che ha investito la cittadina di Tsukuba si è sviluppato lungo la base di un grosso Cumulonembo temporalesco che stava interessando tutta l’area a nord-est di Tokyo, dove erano in atto dei rovesci di pioggia con fenomeni temporaleschi e attività elettrica. L’intensa area convettiva che ha generato il devastante tornado è stata alimentata, nei bassi strati, da un flusso di aria calda e umida, di matrice sub-tropicale oceanica, pilotata da intensi venti da Sud e S-SO inseriti nel settore caldo (pre-frontale) di un sistema frontale. Al contempo in quota, nella media e alta troposfera, cominciava ad affluire aria molto più fredda e altamente instabile da O-SO e Ovest che ha innescato un forte “Wind Shear positivo” con annesso “gradiente termico verticale” che ha fatto esplodere verso l’alto la Cella convettiva, facendola roteare su se stessa a causa dell’intenso “getto” di passaggio in alta quota.

Si sono cosi venute a creare tutte quelle condizioni esplosive adatte all’insorgenza delle trombe d’aria o dei tanto temuti tornado. In questo caso anche l’orografia locale, con la presenza di una catena montuosa ad ovest della cittadina, ha avuto un ruolo importante nell’esaltare il cosiddetto “Wind Shear”, visto la notevole divergenza fra i flussi eolici nei bassi strati e in quota, nella parte superiore del Cumulonembo. Nell’area vicino la cittadina di Tsukuba, durante la genesi della Cella convettiva, a causa del forte “Wind Shear”, si è originata una enorme “nube ad imbuto” che dalla base del Cumulonembo è scesa verso il suolo, fino a toccare il terreno.

Un intero quartiere devastato dal passaggio del vortice

Una volta toccato terra il tornado è stato subito messo in evidenza, come si può ben notare dai diversi video reperibili in rete, da una nube rotante di polvere e detriti che si forma attorno alla base del tornado e al livello del terreno. Questa nube si chiama“Debris Cloud”, essa però non si origina mediante la condensazione delle goccioline d‘acqua, come avviene per la classica “nube ad imbuto”, ma per la polvere sollevata da terra. Ovviamente quando il tornado si sposta lungo la terra ferma può accadere che la “nube a imbuto” sia avvolta dalla polvere e dai detriti, venendo confusa o scambiata per la “Debris Cloud”. Il tornado si può definire tale solo se la colonna d’aria roteante della “nube ad imbuto” tocca e il suolo, con la conseguente formazione della “Debris Cloud”, come avvenuto proprio per il caso di Tsukuba. In genere i tornado si possono formare dentro le Cellule temporalesche singole o nelle Multicelle (aggregato di più Celle) nella prima fase di sviluppo, cioè nel momento in cui le correnti ascensionali sono dominanti.

Altra spettacolare immagine del tornado

In Giappone, soprattutto durante il periodi primaverile ed estivo, le trombe d’aria non sono cosi insoliti. Molto più rari sono invece i tornado di queste dimensioni che da queste parti si possono vedere molto difficilmente, in condizioni di forte instabilità atmosferica, con intensi moti convettivi e formazioni temporalesche particolarmente attive. Negli altri scorsi altri eventi analoghi avevano scosso il paese del Sol Levante, spesso esposto al transito di masse d’aria notevolmente diverse, specie se fredde correnti da Ovest o NO, provenienti dalle coste dell’estremo oriente russo, contrastano o interagiscono con intensi flussi oceanici caldo e umidi, che risalgono da SE o da Sud dalle latitudini sub-tropicali del Pacifico occidentale. Il 7 Novembre del 2006 un tornado, classificato con l’intensità di un F-3, colpì l’area attorno Saroma, nell’isola di Hokkaido, causando la morte di almeno 9 persone e ingentissimi danni materiali alle case e alle abitazioni. Il 20 Aprile del 2006 un altro tornado aveva colpito la città di Fujisawa, causando anche qui enormi danni a strutture ed abitazioni. Andando avanti, il 30 Ottobre del 2009, un piccolo tornado, classificato come un F-1, attraversò Asanai, Noshiro City e la prefettura di Akita, con danni, soprattutto ad alcune abitazioni. Allora il tornado si sposto da Ovest verso est prima di dissiparsi definitivamente. Tali eventi dimostrano che non si tratta di un fenomeno cosi estremamente raro per il paese nipponico, anche se è molto difficile che possano raggiungere simili intensità in aree non troppo ristrette. Il recente episodio di Tsukuba ne è una prova.

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