La Mongolia sorge nell’Asia centrale, a sud della Russia e a nord della Cina, su una superficie molto vasta, di 1.565.000 km². Il Paese, grande cinque volte l’Italia, è il più grande del mondo senza avere sbocchi al mare, e ha una bassissima percentuale di acque (0,6%) limitate quasi esclusivamente a qualche grande lago nei settori occidentali.
Nonostante questa grandezza, in Mongolia vivono meno di tre milioni di persone, di cui la metà è concentrata nella capitale, Ulaanbaatar. La Mongolia, infatti, ha la più bassa densità di abitanti al mondo.
Confina solo con Russia e Cina, come abbiamo già detto, ma ad appena 38 chilometri dal suo punto più occidentale c’è il Kazakistan, separato da una stretta striscia di confine tra Cina e Russia.
La bassissima densità abitativa è spiegata con il clima e la geografia del Paese, difficili ed estremi. Il clima è prevalentemente freddo e il territorio non è fertile né offre grandi risorse: quasi totalmente steppico, ha impervie montagne nei settori nord/occidentali e il deserto del Gobi nelle zone meridionali.
Il punto più alto del Paese è il picco Hùjtnij nel massiccio Tavan Bogd a 4.374 metri di quota nel’estremo ovest del Paese, vicino ai confini con Russia e Cina. Il bacino del lago Uvs Nuur, che bagna anche la linea di confine con la Repubblica Russa di Tuva, è uno dei Patrimoni dell’umanità Unesco. L’altitudine media della Mongolia è di 1.580 metri, tra le più elevate al mondo, le zone settentrionali e occidentali del paese sono sismiche, con frequenti terremoti, molte sorgenti calde e la presenza di vulcani estinti.
Il deserto del Gobi è chiamato così da un termine mongolo (riferito a steppa), che esprime la presenza pascoli aridi con vegetazione abbastanza sufficienti a far vivere marmotte e cammelli. I mongoli tengono molto a precisare questa differenza rispetto a un vero e proprio deserto, anche se non è un aspetto facilmente percepibile dai turisti.
Il clima della Mongolia è di tipo continentale. L’estate è la stagione più piovosa e le temperature sono piacevoli, con picchi fino a +25/+30°C nelle massime. La continentalità del clima del Paese, comunque, fa in modo che nelle ore notturne faccia sempre freddo o quantomeno fresco. Le piogge sono concentrate quasi esclusivamente nei mesi estivi, ma non sono mai abbondanti: oscillano dai 400mm delle aree montuose fino ai 125mm di quelle desertiche. Nei mesi estivi soffiano forti venti, freschi da nord e tiepidi dal deserto del Gobi, con grandi rimescolamenti d’aria.
L’inverno è la stagione più fredda e secca. Le temperature minime scendono fino a -40°C in media su molte aree di campagna, con picchi di -60°C nella taiga. Molte città e località hanno medie invernali tra i -10 e i -30°C.
La capitale, Ulaanbaatar, è una delle più fredde metropoli del mondo. Sorge a 1.350 metri sul livello del mare, poco a est del centro della Mongolia, sulle rive del fiume Tuul Gol. La temperatura media delle settimane più calde, a luglio, è di +21°C nelle massime e +10°C nelle minime. Quella di gennaio, che invece è il mese più freddo, è di -32°C nelle minime e -18°C nelle massime. In media cadono poco più di 200mm annui, concentrati tra giugno, luglio, agosto e settembre. Poche sono le precipitazioni degli altri mesi, quasi esclusivamente nevose. La temperatura media annua è -1.3 °C.
La Mongolia è un Paese in cui esistono ancora molte zone incontaminate, in cui è possibile incontrare la natura più selvaggia e spontanea. I mesi consigliati per un viaggio in Mongolia sono quelli estivi che, benché i più piovosi (ma comunque piove poco!), sono gli unici con temperature che in Italia considereremmo appena primaverili, e quindi accettabili per non doversi portare appresso un corredo invernale pesante e costoso.
Dopotutto, anche nei mesi estivi, consigliamo abiti pesanti, maglioni e giubbotti, specie per le ore serali e notturne. Il clima è continentale in tutto il Paese, con forti sbalzi termici tra notte e giorno e temperature minime spesso a una cifra anche nei periodi più caldi.