I forti venti che in queste ore stanno ancora imperversando al sud, e che tra ieri e oggi hanno colpito tutt’Italia con raffichemolto forti in tutte le Regioni, non sono certo una novità per questo 2012 che, almeno in questi primi cinque mesi, potremmo definire l’anno del vento. Infatti il numero, straordinario, di violente burrasce e le velocità massime raggiunte dai venti a più riprese sia a gennaio che a febbraio e poi anche a marzo, aprile e maggio supera di gran lunga gli eventi, comunque significativi, che hanno caratterizzato questa prima parte dell’anno e cioè l’eccezionale ondata di gelo e neve di febbraio, la drammatica siccità nel centro/nord di marzo, le ondate di calore da record sempre per il centro/nord soprattutto a fine marzo e il violento ciclone Mediterraneo di metà marzo all’estremo sud, così come il ciclone “Lucia” di metà aprile. Ci sono stati forti temporali, nevicate, temperature estreme fin sui record sia freddi che caldi, ma l’elemento sicuramente più importante e significativo di quest’anno è stato il forte vento, sia per entità che per frequenza, e le conseguenti mareggiate sulle coste esposte.
Abbiamo iniziato subito con la Tempesta dell’Epifania, che giorno 6 gennaio ha prodotto venti fortissimi su gran parte d’Italia. Le raffiche massime sono state di oltre 150km/h in molte Regioni Italiane, con picchi di 180km/h in Corsica e addirittura di 275km/h sulle Alpi. Come dimenticare infatti, i danni ingenti nel messinese o le onde di 7 metri in molti mari Italiani … anche il Salento fu sferzato da raffiche a 150km/h e violente mareggiate.
Dopo qualche settimana, a fine gennaio, abbiamo avuto altre moderate burrasche gelide con tramontana a 100km/h soprattutto nel medio/basso Adriatico.
Poi, a febbraio, è entrata in cattedra la bora che ha toccato picchi da record a Trieste. Ma in tutt’Italia fin dai primi giorni del mese i venti son ostati molto forti. Davvero eccezionale quanto accaduto a Trieste, con più di due settimane di bora fortissima, raffiche fino a oltre 180km/h e danni ingentissimi.
Tra 21 e 22 febbraio abbiamo avuto forti venti di scirocco nello Jonio con mareggiate in Sicilia e Calabria, dove le onde hanno raggiunto i 5 metri di altezza. Si è trattato di burrasche davvero notevoli, con raffiche fino a oltre 140km/h all’estremo sud Italia.
Febbraio non finisce di sorprendere e allora negli ultimi giorni del mese, e soprattutto lunedì 27, si scatenano altri impetuosi venti di tramontana con raffiche vicine ai 100km/h e mareggiate in molte zone del sud.
Intanto l’Italia non è l’unico Paese del mondo ad essere sferzato dai forti venti: in Groenlandia a inizio marzo si superano i 180km/h dopo le furiose tempeste di qualche settimana prima in Alaska.
Tornando in Italia, arriviamo a metà marzo (tra 11 e 12) all’evento-principe di questa stagione, con il ciclone Mediterraneo sul Canale di Sicilia che ha determinato venti da uragano e mari tempestosi tra Jonio e basso Tirreno, provocando danni ingenti e, in alcuni casi, devastando le coste. I picchi di oltre 110-120km/h sono stati molto estesi su vaste porzioni di territorio tra le due Regioni più meridionali d’Italia.
Deve passare quasi un mese per ritrovare forti raffiche di vento sull’Italia, e arriviamo ai giorni di Pasqua quando in Sardegna si superano i 135km/h e in molte altre Regioni del sud abbiamo raffiche a oltre 100km/h con il ritorno del freddo invernale.
Pochi giorni dopo, tra 13 e 15 aprile, un ciclone algerino determina forti venti su gran parte del sud mentre a fine mese, tra 24 e 25 aprile anche la Spagna è stata tormentata da una violenta tempesta con venti fino a 160km/h.
E così arriviamo ai giorni nostri: tra sabato 12 maggio e lunedì 14 abbiamo avuto i primi forti venti in tutt’Italia, con i danni di domenica 13 a Milano, prima dell’ancor più intensa sfuriata di ieri e oggi. I dati odierni potremo pubblicarli domani, tra quelli di ieri invece spiccano i 150km/h sfiorati in Sardegna e gli oltre 100km/h nel medio/basso Adriatico.
Questo è davvero l’anno del vento, almeno fin qui.
Nei prossimi mesi sarà ancora così?
Difficile saperlo … intanto di certo c’è che nei prossimi giorni, tra domenica e martedì, avremo una nuova sfuriata ciclonica a causa della perturbazione Atlantica in arrivo. E, tanto per cambiare, non mancheranno forti venti e mari agitati…