Rischio sismico, Martelli: “polemizzare non serve, collaboriamo per una sana politica di prevenzione”

MeteoWeb

E’ grande, al sud Italia e soprattutto in Calabria e Sicilia, la paura  per un possibile forte terremoto, previsto da molti esperti nel “breve/medio periodo“, come abbiamo spiegato anche su MeteoWeb pubblicando l’inchiesta-shock di RaiNews24 di poco più di un mese fa e un’intervista all’ingegnere sismico Alessandro Martelli, direttore dell’Enea di Bologna. Gli scienziati interpellati hanno spiegato bene qual è la situazione e qual è il significato delle previsioni tanto discusse. L’evento di domenica scorsa in pianura Padana ha ulteriormente scosso calabresi e siciliani e in modo ancor più significativo la scossa della scorsa notte sul Pollino ha determinato, soprattutto in Calabria, situazioni di panico tanto che, come ci ha spiegato in quest’articolo il sottosegretario alla presidenza della Regione Calabria con delega alla Protezione Civile, dott. Franco Torchia, tra Morano e Castrovillari c’è addirittura chi chiede l’allestimento di tendopoli preventive.
Intanto gli esperti hanno ribadito in molte occasioni qual’è il loro punto di vista: in questa trasmissione delle “Inchieste” di RaiNews24, condotta da Maurizio Torrealta e andata in onda nel weekend, gli scienziati interpellati rinnovano le loro preoccupazioni per l’Italia meridionale. Preoccupazioni che, purtroppo, anzichè stimolare riflessioni sulla prevenzione e portare cittadini e autorità a rimboccarsi le maniche sul rischio sismico, determinano polemiche che consideriamo assolutamente fuori luogo, come abbiamo già spiegato nell’editoriale pubblicato sabato dal titolo “La nostra stupida paura per i terremoti e il fatalismo che ci porterà a subire nuove catastrofi”. La paura, infatti, nasce dalla consapevolezza di vivere in abitazioni non rispettose delle norme antisismiche. Basterebbe costruire bene per non aver paura dei terremoti, che sono un fenomeno assolutamente naturale. Purtroppo, però, in tanti se la prendono con gli esperti che in queste situazioni qualsiasi cosa facciano, vengono sempre criticati: a L’Aquila addirittura sono finiti sotto processo perchè avrebbero – secondo l’accusa – erroneamente tranquillizzato la popolazione; adesso invece sono esposti alla gogna mediatica per dichiarazioni di tenore completamente opposto.
Tra gli esperti chiamati in causa sulla questione c’è proprio Alessandro Martelli dell’Enea, che su MeteoWeb – come già accennato in apertura – ha esposto le sue idee in quest’intervista.
Oggi Martelli è voluto tornare sull’argomento per precisare la sua posizione, ribadendo e confermando tutto ciò che ha sempre detto, aggiungendo che “le polemiche nate a seguito delle dichiarazioni attribuitemi circa gli “esperimenti di previsione” dei terremoti e circa le preoccupazioni espresse da alcuni noti sismologi per il possibile verificarsi, nel medio termine, di un forte evento sismico anche nel Meridione sono dovute, a mio avviso, alla lettura, da parte di chi le ha fatte, degli articoli “sbagliati” (anche se, magari, pubblicati da noti quotidiani). Io sono un ingegnere sismico e non faccio nessuna previsione. Gli studi riguardanti gli “esperimenti di previsione” li fanno i sismologi ed io mi limito (se trattasi di studi effettuati da esperti di fama mondiale come nel caso in oggetto) a prenderli in considerazione per stimolare le istituzioni ad attivare le necessarie misure, di loro competenza, ed a dare, nei limiti del possibile, la necessaria informazione all’opinione pubblica. Lo faccio semplicemente perche’ lo ritengo un mio dovere, senza alcun secondo fine. Chiudere gli occhi e far finta di non sapere non evita i problemi, anzi fa si’ che non si faccia cio’ che puo’ esser fatto per alleviare (quantomeno) le conseguenze di un evento calamitoso. Nell’opera di informazione e di stimolo che da tempo (non da qualche giorno, come e’ facilmente verificabile) svolgo (assai inascoltato), accade purtroppo sovente che le mie parole siano stravolte da alcuni giornalisti: e’ un rischio che devo correre, tacere e’ ancora peggio. Per verificare cio’ che effettivamente ho dichiarato e dichiaro, suggerisco nuovamente a chi mi ha accusato di allarmismo (o peggio) di leggere l’intervista pubblicata proprio su MeteoWeb (click qui e di vedere, ad esempio, i reportage trasmessi da RaiNews24 in aprile (cioe’ ben prima del terremoto dell’Emilia-Romagna – click qui), da TGR Leonardo l’11 maggio (pure prima di tale evento) ed il 21 maggio, nonche’ nuovamente da ieri l’altro ed ieri (25 ed il 26 maggio – click qui). Puo’ anche ascoltare alcune interviste radiofoniche effettuatemi in diretta da emittenti siciliane, calabresi ed abruzzesi. Tutto e’ facilmente reperibile in Internet (in particolare nella rubrica “L’Enea in Onda” della rassegna stampa Enea). Penso che a chi vedra’ i suddetti reportage od ascoltera’ le suddette interviste risultera’ chiaro come effettivamente la penso, che cosa davvero dichiaro, perche’ ed a che scopo. Sono convinto che questo non sia il momento per sterili polemiche, bensi’ quello di collaborare al meglio per avviare finalmente una corretta politica di prevenzione anche in Italia“.

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