E’ stato un terremoto molto forte quasi quanto quello che ha colpito l’Emilia sabato, quello che ha nella notte ha terrorizzato le popolazioni a una trentina di chilometri da Sofia, in Bulgaria. Al momento, secondo quanto ha riferito il ministro dell’Interno, Tsvetan Tsvetanov il terremoto “non ha provocato vittime“. Rositsa Yanakieva, sindaco di Pernik, una città mineraria di 80mila abitanti situata in prossimità dell’epicentro del sisma, ha confermato di non aver rilevato vittime nella sua città. Questo nonostante il fatto che i danni materiali – secondo un fotografo dell’agenzia France Presse precipitatosi sul luogo – siano ingenti. Anche se le autorità assicurano che, per un terremoto di quella potenza, sono minori di quanto si possa immaginare. A Pernik è stata collocato il quartier generale dei soccorsi. Sul luogo sono arrivati pompieri, poliziotti, soccorritori. Tsvetanov ha annunciato all’agenzia di stampa Focus che è stato proclamato lo “stato d’emergenza” nella regione di Pernik e le autorità hanno chiuso scuole e licei.
L’Istituto di geofisica bulgaro, dal canto suo, ha chiarito che il sisma bulgaro non è in rapporto con il terremoto che in Emilia ha provocato sei morti e migliaia di sfollati. La scossa tellurica bulgara è stata avvertita alle 3 del mattino (2 in Italia). “Il terremoto di magnitudo 5,8 della scala Richter è stato avvertito nelle vicinanze di Sofia, tra le città di Pernik e Radomir“, ha spiegato il portavoce dell’Istituto di geofisica. “Diverse repliche – ha aggiunto – hanno avuto luogo in seguito“. S’è trattato, secondo il direttore dell’istitito Emil Botev, del “sisma più potente mai avvenuto nella faglia di Pernik. I precedenti terremoti nella zona non avevano mai raggiunto tale intensità. Il più potente registrato nella zona risale al 1917 e ha toccato magnitudo 5,3“.
La scossa è stata chiaramente avvertita nella capitale, Sofia, dove gli oggetti hanno tremato e numerosi abitanti si sono precipitati nelle strade. Non ci sono state interruzioni dell’erogazione dell’energia elettrica o delle linee telefoniche. Anche l’aeroporto di Sofia funziona normalmente, altrettanto la centrale nucleare di Kozlodui, situata a 200 km a nord dell’epicentro, secondo il suo direttore Valentin Nikolov, che ha parlato alla rete televisiva pubblica Bnt. L’ultimo forte terremoto che ha interessato la Bulgaria risale all’agosto 2009, con epicentro a sud est del capo di Kaliakra, sulla costa del mar Nero. Il peggiore sisma bulgaro di cui si ha contezza risale al 1904, con epicentro Struma, nel sud est del paese: provocò 200 morti.
