E’ lo stesso all’origine del terremoto di Ravenna del 6 giugno, il meccanismo che oggi ha causato il terremoto di magnitudo 3,7 nella provincia di Arezzo, nella zona di Pratomagno. E’ un terremoto molto profondo, avvenuto a quasi 70 chilometri nel sottosuolo, ossia ha superato in profondita’ lo spessore di circa 35 chilometri della crosta terrestre ed e’ avvenuto nella parte rigida del mantello, chiamata litosfera.
La zona di Pratomagno ”e’ soggetta a terremoti, ma la scossa avvenuta questa mattina e’ molto energetica per essere cosi’ profonda”, osserva la sismologa Lucia Margheriti, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). A provocarlo e’ stato il movimento della placca Adriatica che si piega e scende sotto l’Appennino: lo stesso meccanismo che aveva generato il terremoto del 6 giugno al largo di Ravenna. ”Il terremoto di Pratomagno e’ avvenuto piu’ a Sud e molto piu’ in profondita’, in un punto in cui la placca Adriatica scende sotto l’Appennino”, spiega la sismologa. La porzione di placca scesa in profondita’ corrisponde a quella che emerge nella zona di Ravenna.