Terremoto, geologi ferraresi: “dobbiamo imparare a convivere con le scosse”

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Dobbiamo entrare nell’ordine di idee che con il terremoto dobbiamo imparare a convivere. Con piu’ calma, poi, occorrera’ ripensare alle fasi di pianificazione e di intervento”. Lo dicono i geologi ferraresi che criticano in modo tranciante il comunicato della Commissione Grandi Rischi che ha ”il dovere di mettere in guardia, anzi ricordare, che la dorsale ferrarese puo’ essere ancora attiva, ma sarebbe auspicabile pero’ con toni meno allarmistici in assenza di dati certi. Vogliamo pensare che con tale comunicato si voglia mettere in moto un meccanismo di vigile allerta ragionata”. ”Prevedere quando avverra’ un evento sismico non e’ possibile, e’ pero’ possibile stimare con un certo grado di approssimazione dove gli eventi sismici hanno una maggior probabilita’ di accadere”, aggiungono. Il riferimento alla dorsale ferrarese parte dal fatto che, spiegano, ”e’ un complesso geologico attivo risaputo da molti anni, e gia’ nel 1993 noi geologi abbiamo organizzato un convegno dal titolo ‘Ferrara e i terremoti’ in cui informavamo che il nostro territorio era da ritenere sismico nonostante all’epoca non lo fosse”. Ma allora si fece poco o nulla, spiegano: ”Per lo meno dal 2003, quando finalmente Ferrara e’ stata classificata sismica, i nostri amministratori (locali e regionali) avrebbero dovuto programmare la pianificazione urbanistica e la successiva fase di edificazione dei singoli interventi, in parte cio’ e’ avvenuto ma sicuramente non in maniera esaustiva”. Per i geologi occorre mettere ora in campo uno sforzo di salvaguardia delle vite umane e seppur in ”modalità emergenziale” produrre uno sforzo di comunicazione alla popolazione sui corretti atteggiamenti da assumere nell’ eventualita’ di un evento sismico. Perche’, appunto, col terremoto si deve imparare a convivere.

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