Corre sul web e nell’etere la ‘bufala’ che sia stato il mega deposito di gas, progettato da Erg Rivara Storage (Ers) a Rivara di San Felice sul Panaro, a provocare il devastante terremoto nella stessa area del Modenese, ma lo stoccaggio non e’ stato finora realizzato. La polemica riaccesa dalla ‘bufala’ – con il senatore Giovanardi (Pdl) tornato a difendere lo stoccaggio e i Verdi a contestarlo – non sono che un’ennesimo pezzo di una vicenda annosa, cominciata nel 2005. Il progetto – sposato dai governi Prodi e Berlusconi ma contestatissimo trasversalmente in sede locale – e’ pero’ reale: prevede 3,2 miliardi di metri cubi di gas in acquifero profondo, unico in Italia e tra pochi al mondo. E’ il secondo progetto dopo una prima bocciatura, ma e’ per ora accantonato da Ers, che ha preferito chiedere prima l’autorizzazione per uno studio di fattibilita’. A questo studio – con la trivellazione di tre pozzi esplorativi – il Ministero dell’Ambiente aveva espresso in febbraio il proprio parere ‘positivo con prescrizioni’, senza pero’ dare il via libera: l’autorizzazione la deve dare il Ministero dello sviluppo economico d’intesa con la Regione Emilia-Romagna, che pero’ si e’ detta piu’ volte contraria (allo stoccaggio e al suo studio). Solo ieri il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha ricordato di aver disposto ”immediatamente dopo la prima scossa” del 20 maggio ”la riapertura dell’istruttoria, per verificare se esistano ancora le condizioni per uno studio di fattibilita”’. Ma in questi giorni di terremoto, ragionando sul sottosuolo, piu’ di un esperto ha parlato del ‘fracking’, la ‘fratturazione idraulica’ della roccia iniziata da una trivellazione. Secondo alcuni il ‘fracking’ comporterebbe un lieve rischio sismico; invece il presidente di Federpetroli, Michele Marsiglia, punta a rassicurare: ”Nel corso degli anni, su riferimenti reali, non abbiamo situazioni di onde sismiche di alta scala in seguito a trivellazioni per ricerca di idrocarburi”. In ogni modo Ers afferma di non aver mai trivellato a Rivara: ‘‘I nostri dati sulle perforazioni risalgono a studi del 1979, noi non abbiamo toccato il terreno a Rivara, non abbiamo fatto carotaggi, non abbiamo perforato o immesso gas o acqua. Gli strumenti che servono per perforare un pozzo occupano un ettaro, nemmeno volendo avremmo potuto farlo e passare inosservati”.
Il senatore modenese Carlo Giovanardi (Pdl), da tempo sostenitore dello stoccaggio di gas a Rivara, punta il dito sul giornalista Enrico Mentana che aprendo il Tg de La7 delle 20 di ieri ”ha dato come prima notizia, seguita da un ampio servizio l’ipotesi che il terremoto che ha devastato ampie zone delle province di Ferrara, Mantova, Modena sarebbe stato causato da un impianto di stoccaggio gas”, quello di Rivara. Mentana ne ha parlato attribuendo alla popolazione ‘esasperata’ dalle scosse il pensiero che lo stoccaggio possa essere stato ”causa scatenante possibile” del terremoto; il servizio ha precisato che il progetto e’ ”solo sulla carta” e che ”nessuna trivellazione” e’ stata fatta, rilevando che pero’ diversi residenti non ci credono. Per Giovanardi, che ha depositato un’interpellanza al presidente del Consiglio e al ministro dell’Ambiente, ”la non notizia poteva essere immediatamente smentita visto che questo deposito non e’ mai stato costruito essendo soltanto in corso un dibattito se spendere o meno 20 milioni di euro per accertare le condizioni di fattibilita’ per realizzarlo; e’ surreale che vengano amplificate e diffuse farneticazioni di chi collega un terremoto avvenuto nel maggio 2012 ad un impianto che forse sara’ realizzato fra alcuni anni”. Al Governo il senatore ha chiesto ”quali azioni intenda intraprendere per smentire categoricamente queste deliranti notizie totalmente false e tendenziose e la loro maliziosa diffusione”.