Si potrebbe definire ‘folgorato sulla via dei cambiamenti climatici’ Richard Muller, docente dell’universita’ di Berkeley e uno dei principali ‘negazionisti’ del fenomeno fino a poco tempo fa: in un editoriale sul New York Times l’esperto si e’ detto finalmente convinto non solo dell’aumento della temperatura, ma anche dell’uomo come sua causa principale. A far cambiare idea a Muller, che ha intitolato il suo editoriale ‘La conversione di uno scettico‘, sono stati i risultati del progetto Berkeley Earth Surface Temperature da lui fondato, che hanno dimostrato che non solo negli ultimi 250 anni la temperatura media e’ salita di 2,5 gradi, e di 1,5 solo nell’ultimo cinquantennio: l’aumento e’ decisamente dovuto all’uomo, con un contributo trascurabile da parte dei cicli solari. “Tre anni fa avevo identificato dei problemi negli studi sui cambiamenti climatici che ponevano molti dubbi sull’esistenza stessa del riscaldamento globale – scrive Muller – le nostre ricerche si sono concentrate proprio sulle obiezioni degli scettici, dal contributo del riscaldamento urbano, che noi abbiamo eliminato usando solo i dati delle campagne, alla scarsa qualita’ delle stazioni meteo usate, che noi abbiamo escluso. Il risultato e’ sempre che nessuno di questi fattori ha influito sulle conclusioni degli studi“.