I satelliti di osservazione della Nasa sulla Groenlandia hanno registrato una drammatica evoluzione: la fusione del ghiaccio a causa di temperature straordinariamente elevate ha toccato il 97% della superficie, un’estensione “senza precedenti” negli ultimi tre decenni, che si è verificata nel giro di soli quattro giorni a partire dall’8 luglio. Normalmente circa la metà della superficie ghiacciata della Groenlandia si scioglie nei mesi estivi, ma la velocità e la dimensione dello scioglimento di quest’anno ha sorpreso gli scienziati – riporta la Bbc online – che l’hanno definita “straordinaria“. Quasi sull’intera superficie ghiacciata della Groenlandia, il cui spessore va aumentando dalle coste verso l’interno fino a una profondità massima di tre chilometri, ha registrato alcuni centimetri di fusione. “E’ un segnale di estrema importanza. Dà il senso di quello che accadrà negli anni a venire“, ha detto un ricercatore della Nasa, Waleed Abdalati. Finora la fusione più ampia mai registrata dai satelliti negli ultimi tre decenni riguardava il 55% della superficie. In periodi precedenti, quando non esisteva l’ausilio dei satelliti, lo scioglimento più significativo avvenne nel 1889, quando raggiunse, come quest’anno, la Summit Station, il punto più alto e più freddo della Groenlandia.