”Abbiamo perso negli ultimi 40 anni 5 milioni di ettari agricoli. Dobbiamo assolutamente interrompere questa tendenza. Uno degli elementi chiave e’ proprio evitare che ci sia la facilita’, come e’ attualmente, di cambiare destinazione d’uso cambiando terreni agricoli in terreni edificabili”. Il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, lo afferma in occasione della firma del referendum con il quale si chiede che “Roma Capitale adotti tutti gli atti ed effettui tutte le azioni necessarie a predisporre e attuare, attraverso la revisione delle previsioni edificatorie del Piano Regolatore Generale e le conseguenti misure di salvaguardia, un piano straordinario finalizzato allo stop del consumo di territorio e al recupero qualitativo ed energetico del patrimonio edilizio e dei tessuti urbani esistenti”. ”Dobbiamo concentrare lo sforzo della nostra edilizia -che e’ importante ed e’ un asset decisivo per il Paese- verso la riqualificazione delle periferie urbane -continua Catania- verso il riuso di quel grande patrimonio edilizio che abbiamo e che puo’ essere messo in sicurezza, puo’ essere riqualificato, puo’ essere migliorato. Dobbiamo smettere di costruire di nuovo, ma riqualificare quello che abbiamo”. ”Roma era -e in parte ancora e’- uno dei piu’ grandi comuni agricoli d’Italia -continua Catania-. Io vorrei che rimanesse anche questo. Vorrei che noi salvassimo dalla cementificazione i terreni agricoli che sono nel territorio comunale, come quelli che sono su tutto il territorio nazionale”.