Con Curiosity si apre la sfida allo sbarco dell’uomo su Marte

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Credit: NASA

E’appena cominciata l’era di Curiosity, dopo aver superato brillantemente i “sette minuti di terrore” durante l’attraversamento dell’atmosfera marziana. Nelle operazioni di atterraggio, il veicolo spaziale ha avuto sei configurazioni diverse, con 76 dispositivi pirotecnici e il più grande paracadute supersonico mai costruito. L’entrata in atmosfera è stata consentita da uno scudo termico di un diametro di 4,5 metri che ha rallentato l’aeroshell (involucro che conteneva il Rover) fino a una velocità che è passata da circa 20 mila a 2500 chilometri orari. Qui la sonda ha raggiunto il picco di calore di 2090°C nella decelerazione, intensa come circa 15 volte l’accelerazione terrestre, che è arrivata circa 10 secondi dopo il picco di calore. A circa 10 chilometri dal suolo è stato aperto il grande paracadute di circa 16 metri e una lunghezza di 80, con cavi di sospensione di circa 55 metri. Arrivati all’altezza di 1,8 chilometri dalla superficie, è stato sganciato lo scudo termico, che si è andato a schiantare sulla superficie marziana. La successiva fase di discesa ha visto il distacco del rover e dello stadio di discesa dall’involucro. Contemporaneamente il rover è passato nella configurazione di atterraggio abbassando le ruote con cui avrebbe toccato il suolo. I razzi hanno rallentato il rover fino a 14 chilometri orari e lo hanno stabilizzato orizzontalmente. A questo è seguito il morbido atterraggio confermato attraverso diversi sistemi di dati, prima che tutti i cavi fossero staccati per schiantarsi in sicurezza a circa 150 metri dal rover.

Il rover Curiosity

Il principale strumento di Curiosity, appena approdato sul suolo marziano, è un tool per la spettrometria chiamato ”Sample Analysis at Mars” (Sam) che servirà a capire la composizione esatta delle rocce del Pianeta Rosso. Il sistema, da solo, costituisce metà dell’intero peso del rover e include tre strumenti: uno spettrometro di massa, un cromatografo a gas e uno spettrometro laser. Quest’ultimo strumento, chiamato ChemCam, è un dispositivo sofisticato che sarà comandato in remoto. Si tratta di uno strumento che usa un sistema di spettroscopia basata su un laser che emette impulsi di 5 nanosecondi a una lunghezza d’onda di 1067 nanometri. In questo modo, il laser puo’ vaporizzare una roccia o un campione di terreno a 7 metri di distanza, analizzando poi lo spettro della luce emessa dalla nube che si solleva dalla roccia per capire di quali materiali è costituita. La telecamera montata su ChemCam, che sarà quella da cui guarderanno gli scienziati, è in grado di inquadrare un oggetto di 1 millimetro a 10 metri di distanza. Gli scopi della missione sono molteplici. Innanzitutto capire se Marte possa aver ospitato la vita in passato. Proprio a questo scopo è stato scelto come luogo di atterraggio il cratere Gale, una zona dell’emisfero Sud di Marte del diametro 154 chilometri che si pensa sia rimasto immerso in acqua liquida per molto tempo, e l’acqua è una delle condizioni di base per la vita. Inoltre, il cratere dovrebbe ospitare grandi quantità di argilla che, fra i minerali, è quella più adatta a conservare eventuali tracce della vita microbica. La missione studierà anche il clima, la geologia e la composizione mineralogica di Marte, oltre che misurare l’esposizione alle radiazioni della sonda durante il viaggio verso il Pianeta Rosso, che rappresentano dati importanti in vista di una futura missione con equipaggio umano. L’ambiziosa missione di Curiosity apre infatti la strada per una nuova era dell’esplorazione spaziale: l’arrivo dell’uomo su Marte entro la metà del 2030. La missione di Curiosity e il suo spettacolare atterraggio hanno riacceso l’entusiasmo per l’esplorazione spaziale con migliaia di persone che hanno seguito i 420 secondi di manovre necessarie a depositare il rover al suolo. La diretta è avvenuta via internet e grazie a decine di maxi schermi allestiti per l’occasione in molte città degli Usa, tra cui Times Square nel cuore di New York. Adesso non resta che attendere tutti i dati dal lontano pianeta rosso.

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