“Quest’anno il numero degli incendi boschivi e’ in aumento del 80% rispetto al 2011 e le superfici bruciate sono raddoppiate. Soprattutto su Lazio, Campania e Puglia c’e’ stato un forte incremento”. E’ Mauro Capone, responsabile della Divisione antincendio del Corpo forestale dello Stato, a fornire all’Adnkronos i dati aggiornati sull’emergenza incendi in Italia. “La responsabilita’ dei roghi -ha aggiunto- e’ del 60% di origine dolosa e del 40% colposa, e questi sono dati stabili rispetto lo scorso anno. La maggior parte degli incendi colposi sono dovuti soprattutto ai mozziconi di sigaretta non spenti e alle fiamme libere che divampano per non essere state controllate”. Tra i le cause che incidono maggiormente sull’aumento degli incendi, ha sottolineato Capone, ci sono “i fattori climatici come il gran caldo. Hanno inciso anche le grandi nevicate di quest’inverno, dato che la neve ha causato la caduta di materiale combustibile. Un’altro fattore e’ l’abbandono di boschi e terreni non piu’ mantenuti per problemi economici”. Per quanto riguarda gli incendi dolosi ”bisogna fare una distinzione sui motivi che portano a commetterli”, ha sottolineato Capone: “Innanzitutto ci sono persone che hanno disagi di carattere psicologico o piromani che si divertono a creare allarme. In secondo luogo sussistono interessi economici che spesso sono alla base di danni ai fondi altrui, di privati o enti, oppure il non corretto smaltimento dei rifiuti. Da registrare anche gli incendi di matrice mafiosa, soprattutto in Sicilia e Campania. Stiamo seguendo la situazione con attenzione, in supporto all’associazione ‘Libera”. “Sugli incendi dolosi -ha concluso il responsabile della Divisione antincendio del Corpo forestale dello Stato- quest’anno abbiamo intensificato l’attivita’ investigativa: sono oltre 280 le persone denunciate, con un aumento del 40% rispetto al 2011, e 7 le persone arrestate dopo essere state colte in flagranza di reato. Nonostante le grandi difficolta’ di quest’estate -conclude- il sistema sta reggendo bene”.