Gli studenti campani e calabresi, pur vivendo in aree sismiche, sono scarsamente informati sul fenomeno terremoto e si fidano poco degli istituti scolastici: il 60% circa di ragazzi e genitori non e’ sicuro che possa reggere a una scossa. E’ quanto rivela un’indagine du conoscenza e percezione del rischio sismico presentata da Protezione Civile e Cittadinanzattiva. Nel campione intervistato (composto da 2.000 studenti e genitori di scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado) prevale un atteggiamento di paura e confusione: un terzo dei genitori che hanno vissuto l’esperienza di un terremoto ha dichiarato di essersi precipitato fuori quando ha avvertito la scossa, pur sapendo che il comportamento piu’ sicuro da adottare e’ trovare riparo ‘sotto un tavolo o nel vano di una porta’. Da notare pero’ che l’80% degli studenti ha partecipato alle prove di evacuazione della propria scuola nell’ultimo anno.
Eppure, nel complesso, la conoscenza del territorio in cui si vive e’ deficitaria in oltre due terzi del campione intervistato: solo il 23% degli studenti e il 26% dei genitori e’ informato sulla zona sismica del proprio Comune; il Piano comunale di emergenza e’ conosciuto dal 20% dei genitori e dal 32% degli studenti; il 25% dei genitori e il 32% dei loro figli conosce le aree di attesa predisposte nella citta’ in cui vive; il 14% dei primi e il 27% dei secondi e’ informato su chi e’ la prima autorita’ di Protezione civile, ossia il sindaco. Infine, il 50% dei genitori e solo il 38% degli studenti e’ consapevole che un terremoto non puo’ essere previsto ma che si puo’ solo valutare la pericolosita’ di una zona.