Oltre 1.500 volontari di 12 organizzazioni nazionali di protezione civile impegnati e 102 piazze d’Italia conivolte in 2 giorni: sabato e domenica prossima. Sono i numeri di ‘Io non rischio’, l’iniziativa di prevenzione del rischio sismico presentata oggi a Modena e promossa dalla Protezione civile nazionale e Anpas in collaborazione con Ingv e ReLuis-Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, in accordo con le Regioni, le Province e i Comuni coinvolti. L’obiettivo della manifestazione, alla sua seconda edizione, e’ “promuovere attraverso, il sistema integrato della protezione civile una cultura della prevenzione del rischio sismico e formare un volontariato sempre piu’ consapevole e specializzato” ha ricordato il sindaco di Modena Pighi insieme al capo del Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli sottolineando quanto “Modena sia grata a questi volontari che abbiamo visto impegnati per mesi nelle zone del nostro territorio piu’ colpite dal terremoto”. Il ringraziamento ai volontari e’ stato espresso anche dal presidente della Provincia Emilio Sabattini. “Se il clima di collaborazione che hanno saputo costruire fosse assunto dagli italiani dovremmo essere ottimisti per il futuro del Paese” ha rimarcato Sabattini, mentre l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo ha ribadito come il messaggio sulla prevenzione venga lanciato proprio mentre “siamo impegnati nella fase di chiusura dell’emergenza e nella ricostruzione”. La prospettiva, ha quindi specificato il presidente di Anpas Fausto Casini ,e’ di arrivare a realizzare vere e proprie giornate dedicate alla prevenzione, attivita’ nelle scuole e un’accoglienza dei nuovi cittadini che parta proprio dall’informazione “sui rischi del territorio e su come si possa lavorare insieme per ridurli”. Sul rischio di diffusione di informazioni non corrette nei casi di emergenza si e’ focalizzato invece il presidente di ReLuis Gaetano Manfredi, spiegando che la prevenzione serve anche ad evitare questo genere di problemi. In questa ottica di informazione alla popolazione, ha ricordato infine Romano Camassi, ricercatore Ingv di Bologna, sono gia’ stati realizzati 70 incontri in Emilia subito dopo il sisma. “Tutti ci dicevano di non sapere di essere in zona sismica – ha concluso Camassi – memtre abbiamo il dovere di rendere le persone consapevoli del rischio”. L’elenco completo delle piazze, divise per regione, e quello delle organizzazioni nazionali di volontariato di protezione civile coinvolte nell’iniziativa, sono disponibili sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, dove e’ possibile consultare anche la sezione ‘Domande e risposte’ sul rischio sismico e sulla sicurezza degli edifici, leggere approfondimenti sul volontariato di protezione civile e scaricare il pieghevole sulle regole di comportamento da tenere in caso di terremoto.