Il monte Fuji potrebbe a breve esplodere. A lanciare l’allarme è uno scienziato giapponese, il professor Toshitsugu Fujii che è a capo del dipartimento giapponese di vulcanologia. Tutta colpa del terremoto che nel marzo 2011 generò lo tsunami che ha messo in ginocchio il paese del sol levante.”Il monte Fuji è tranquillo da quasi 300 anni e tutto ciò è anomalo – ha spiegato in un’ intervista il professor Toshitsugu Fujii. Precedentemente, infatti, aveva emesso lava e lapilli a un intervallo di circa 30 anni. Per questo il timore che la prossima eruzione possa essere su vasta scala è piuttosto fondato”.
Il sisma di magnitudo 9.0 della scala Richter dell’anno scorso aveva aumentato i controlli sul vulcano giapponese. A pochi giorni dal primo terremoto ne era, infatti, seguito un altro, di magnitudo 6.2, con epicentro proprio alle pendici del gigante dormiente.L’allarme del professore è già stato preso in considerazione dalle autorità e sono stati elaborati bilanci preventivi di quello che un simile evento potrebbe significare. In termini umani: un’esplosione del Fuji si tradurrebbe in una vera e propria carneficina che coinvolgerebbe milioni di persone. Altrettanto drammatici sarebbero i danni alle strutture. Solo per il comparto agricolo la stima dei danni sarebbe di 30 miliardi di dollari. E conseguenze ci potrebbero essere anche sulla circolazione ferroviaria e sul traffico aereo: i trasporti rimarrebbbero paralizzati a causa della cenere che “pioverebbe” anche su Tokyo, a oltre 100 chilometri dal monte Fuji.