Forti scosse di terremoto a catena in Birmania con un bilancio che al momento conta 13 morti e una quarantina di feriti. Un sisma di magnitudo 6.8 ha colpito la parte centrale del paese all’alba, nella notte italiana, seminando panico tra la popolazione. L’epicentro e’ stato localizzato a 116 chilometri a nord di Mandalay e a una profondita’ di 10 chilometri, secondo quanto ha riferito l’Istituto geologico degli Stati Uniti. Il sisma e’ avvenuto alle 7.42 del mattino (circa le 3 di notte i Italia) ed e’ stato seguito da una serie di scosse di assestamento, due delle quali di magnitudo 5, nell’arco di 20 minuti. Una nuova scossa, di magnitudo 5.8 e’ stata poi registrata in mattinata. A essere colpiti dal sisma diversi monasteri e il ponte sull’Irrawaddy River, a est di Shwebo, che e’ letteralmente crollato lasciando 4 persone senza vita. A Sintku, vicino all’epicentro del sisma, una miniera e’ collassata con altri morti e feriti. Due monasteri sono poi crollati a Kyaukmyaung uccidendo altre due persone. Molti danni ai templi sono stati riportati anche nella citta’ di Mogok, zona mineraria vicino all’epicentro. Il terremoto, verificatosi a solo una settimana dalla storica visita del presidente americano Barack Obama, in programma lunedi’ 19 novembre, e’ stato anche sentito a Bangkok. Il Paese e’ scosso anche da un altro grave incidente registrato una settimana fa a Shwebo dove un treno e’ deragliato uccidendo circa 25 persone.