I ghiacci dell’Antartide occidentale si stanno sciogliendo con un ritmo doppio di quanto si pensasse: a rivelarlo e’ la nuova interpretazione dei dati raccolti a partire dal 1958 e pubblicata sulla rivista Nature Geoscience. Lo studio, realizzato da un gruppo di ricerca statunitense coordinato dall’Universita’ dell’Ohio, evidenzia che nell’arco di 52 anni nella regione occidentale dell’Antartide si e’ verificato un aumento medio delle temperature di 2,4 gradi: il triplo di quanto avviene nel resto del globo. Il rischio tenuto dai ricercatori e’ la possibile perdita di un ‘freno’ naturale per i ghiacciai interni. Le informazioni si riferiscono al complesso di ghiacciai chiamato Wais (West Antartic Ice Sheet), una regione della quale si avevano finora pochi dati. Lo studio ha permesso di colmare molte lacune nei dati rilevati in oltre 50 anni dalla stazione Byrd, dove le proibitive condizioni meteorologiche hanno provocato lunghi periodi di blackout. I nuovi dati mostrano un quadro piuttosto allarmante, in quanto evidenziano un aumento medio delle temperature di 2,4 gradi e il possibile indebolimento delle barriere naturali che impediscono ai ghiacciai interni di riversarsi direttamente in mare.