Il clima mondiale potrebbe essere ‘piratato’ da una nazione o anche da una singola persona malintenzionata grazie all’uso della geoingegneria. L’allarme non viene da una sceneggiatura di Hollywood ma da un serio rapporto del World Economic Forum, secondo cui un tentativo del genere potrebbe avere gravi crisi internazionali. Secondo alcuni scienziati, la geoingegneria, con tecniche come la ‘semina’ di ferro negli oceani per produrre piu’ plancton che cattura la CO2 o l’introduzione nell’alta atmosfera di polvere riflettente per respingere la luce, sono l’unica soluzione contro i cambiamenti climatici. Ma la comunita’ internazionale e’ cauta perche’ simili espedienti potrebbero avere conseguenze non controllabili sul clima mondiale. Il ‘Global Risk report’ del Forum, pero’, considera anche plausibile che qualcuno, un paese o un singolo individuo, possa tentare di utilizzare queste tecniche anche con altri scopi: ”Il clima mondiale potrebbe essere ‘piratato’ – si legge -. Per esempio un’isola minacciata dall’aumento del livello del mare potrebbe decidere di non avere niente da perdere, o un individuo ben finanziato potrebbe voler prendere qualche iniziativa”. Per gli esperti del forum, che hanno indicato i cambiamenti climatici al terzo posto fra i rischi globali dopo una crisi finanziaria mondiale e l’aumento delle disuguaglianze globali, qualcosa di simile sta gia’ accadendo: ”In Canada qualcuno ha versato in mare 100 tonnellate di solfato di ferro – sottolinea il documento – per cercare di produrre piu’ plancton”.