Sono state anche le nuvole ‘sottili’ a giocare un ruolo chiave nello scioglimento record dell’Artico nel 2012: e’ stato infatti chiarito il meccanismo che ha portato all’aumento delle temperature registrato in Groenlandia lo scorso anno. A comprendere meglio il ruolo delle nuvole e’ uno studio pubblicato su Nature realizzato da un gruppo di ricercatori. Nel luglio del 2012 una rara combinazione di fenomeni atmosferici, che negli ultimi millenni sarebbe avvenuto una volta ogni circa 150 anni, ha portato a un record nello scioglimento dei ghiacci che ricoprono la Groenlandia. La causa scatenante sarebbe da ricercarsi nell’afflusso di una grande massa di aria calda, ma un ruolo finora sconosciuto lo avrebbero avuto anche le nuvole, in particolare quelle ‘basse e sottili’. Le nuvole si comportano generalmente come degli specchi in grado di riflettere indietro i raggi provenienti dal Sole ma in particolari condizioni possono invece trasformarsi in delle ‘coperte’. La copertura nuvolosa particolarmente sottile, come nel caso del luglio 2012, permetterebbe infatti ai raggi di penetrare e intrappolarne il calore sulla superficie terrestre. ”Sappiamo che questo tipo di nuvole si verifica facilmente – ha spiegato Ralf Bennartz, uno dei responsabili dello studio – e i nostri risultati possono spiegare alcune delle difficolta’ nell’attendibilita’ dei modelli climatici che analizzano il bilancio energetico dell’Artico”.