Tra poco meno di due ore il passaggio ravvicinato dell’asteroide 2013KT1, dal diametro di circa 21 metri, che alle 16,30 di oggi raggiungerà la distanza minima della Terra, passando a 1,3 milioni di chilometri. ”Nessun pericolo in vista perche’ la distanza, che supera di poco quella che separa la Terra dalla Luna, e’ di tutta sicurezza”, spiega l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma. La particolarita’, aggiunge l’esperto, e’ che questo corpo celeste fa parte di una sorta di staffetta cosmica che domani vedra’ il passaggio ravvicinato di altri due asteroidi, un po’ piu’ piccoli e distanti rispetto a quello di oggi. Il primo si chiama 2013 KB, ha un diametro compreso fra 15 e 18 chilometri e alle 8,05 di domani passera’ all’incirca alla stessa distanza di 2013 KT1. Il secondo, 2013 KS1, ha un diametro di circa 15 metri e alle 13,30 di domani passera’ a circa 2 milioni di chilometri dalla Terra. Il 31 maggio sara’ la volta di 1998 QE2, che alle 23,00 passera’ a 15 distanze lunari, ossia a circa 5,8 milioni di chilometri dalla Terra. ”Non sara’ alto sull’orizzonte, ma sara’ molto brillante”, prosegue Masi. Per questo, aggiunge ”sara’ osservabile anche dall’Italia e con piccoli telescopi. Perche’ tanti passaggi ravvicinati in cosi’ poco tempo? ”Non c’e’ alcun motivo per allarmarsi: e’ soltanto una coincidenza – spiega l’astrofisico – dovuta ai migliori strumenti oggi a disposizione degli astronomi”.