L’estate si avvicina ma le acque del Mediterraneo rimangono molto fredde intorno all’Italia

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Le anomalie negative delle acque mediterranee (credit INGV)
Le anomalie negative delle acque mediterranee (credit INGV)

Malgrado l’estate alle porte le temperature delle acque superficiali del Mediterraneo continuano a presentare estese anomalie termiche negative, con picchi di -2°C -4°C al di sotto delle tradizionali medie per il mese di Maggio. Fare un bagno di questi tempi non è particolarmente consigliato. Le continue avvezioni fredde, con la persistenza di temperature dell’aria largamente sotto la media, e le varie perturbazioni che negli ultimi mesi hanno investito la Francia e l’Italia centro-settentrionale hanno sensibilmente ridotto il soleggiamento, impedendo alle acque superficiali del “mare Nostrum” di poter assorbire quel calore necessario ad un adeguato riscaldamento, in vista dell’arrivo della stagione estiva e dei solidi promontori anticiclonici sub-tropicali che riportano la piena stabilità atmosferica in sede mediterranea (con soleggiamento ininterrotto, venti deboli o assenti e mari calmi, le condizioni ideali al riscaldamento delle acque superficiali). Finora la mancanza di un solido regime altopressorio e il prolungamenti, per diversi mesi, di estese anomalie termiche negative ed il consistente moto ondoso, legato ai venti sostenuti, ha determinato un marcato raffreddamento delle acque superficiali del Mediterraneo centro-occidentale, dove al momento si presentano importanti anomalie termiche negative, con valori al di sotto dei +14°C +15°C fra mar Ligure, mar di Corsica, mar di Sardegna e medio e alto Tirreno.

Le temperature dei mari che circondano l'Italia
Le temperature dei mari che circondano l’Italia

Tutti bacini che frequentemente vengono investiti dal soffio degli intensi venti di maestrale e ponente che escono dalla valle del Rodano, determinando un considerevole moto ondoso e un importante “Upwelling” nelle aree sottovento che contribuisce a raffreddare le acque superficiali del mare a causa della risalita di masse d’acqua molto più fredde e pesanti dal fondo. Solo fra medio-basso Adriatico e Ionio le temperature superficiali del mare, dopo un lungo periodo di valori sotto le medie stagionali, hanno iniziato a presentare un leggero trend positivo di riscaldamento, risentendo in parte delle pesanti anomalie termiche positive insistenti sul bacino orientale del Mediterraneo e mare a sud di Creta, determinate dal lungo periodo di temperature sopra la media stagionale, con frequenti ondate di calore dirette fra Grecia e Turchia. Al momento le temperature più elevate le troviamo sullo Ionio, dove le boe della Rete Ondametrica Nazionale, gestita dall’ISPRA, misurano valori sui +18°C +19°C. Sull’Adriatico meridionale i valori si aggirano fra i +16°C +17°C, avvicinandosi alle medie del periodo. Intanto le ripercussioni di questo consistente raffreddamento delle acque del Mediterraneo si sono fatte notare anche dal punto di vista pluviometrico. Mentre nella maggior parte delle regioni del centro-nord, dopo le prolungate fasi di maltempo che hanno caratterizzato il mese di Aprile e Maggio, si è registrato un considerevole incremento della piovosità, con numerose piogge, rovesci e temporali che hanno determinato incredibili surplus, fino a 1000 mm sulle aree pedemontane dell’alto Piemonte (fra canavese e biellese), in diverse località costiere del meridione, in particolare sulle coste di Calabria, Puglia e Sicilia, quelle maggiormente influenzate dalla marittimità del clima mediterraneo, è successo l’esatto contrario.

SST_mapLa piovosità difatti si è ridotta, tanto da scivolare ben sotto le medie di Maggio, e in alcuni casi della stagione primaverile. Oltre alla temporanea riduzione della piovosità si è evidenziato pure una sensibile diminuzione dell’insorgenza dei fronti temporaleschi marittimi. Un altro effetto è stato apportato anche al campo termico. Difatti le acque superficiali più fredde hanno sensibilmente attenuato gli effetti delle brevi avvezioni calde che hanno interessato le nostre regioni meridionali e le isole maggiori in queste settimane, mitigando in modo anche drastico il clima delle località e città di mare. Per un aumento dei valori termici delle acque superficiali dei mari che circondano l’Italia bisognerà attendere fino alla prima decade di Giugno, quando i promontori anticiclonici sub-tropicali si distenderanno verso l’area centrale del Mediterraneo, incrementando il soleggiamento che rimarrà pressoché costante per l’intero arco di giornata e contribuendo a rendere i mari quasi calmi o al più poco mossi per via della debole o quasi del tutto assente ventilazione da “gradiente” insistente nei bassi strati.

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