Alcune decine di strutture scoperchiate, fra case, fienili, capannoni agricoli e industriali. Diverse famiglie, di conseguenza, senza un tetto per la notte. Undici feriti, nessuno grave, quasi tutti colpiti da calcinacci o oggetti trasportati dal vento, due malori. Sono gli effetti dei tornado che nel pomeriggio hanno colpito il cuore dell’Emilia Romagna, tra Modena e Bologna, con furiose grandinate (da segnalare chicchi del diametro fino a cinque centimetri). A poco piu’ di due settimane dall’anniversario del terremoto, e’ di nuovo emergenza per le province di Modena e Bologna, fino al confine con quella di Ferrara. Sono Castelfranco Emilia e Mirandola nel Modenese, Bentivoglio e Argelato nel bolognese i comuni piu’ colpiti. Il vortice, del quale gia’ circolano diversi video sul web, ha impressionato chi se lo e’ trovato di fronte.
”A memoria d’uomo da queste parti non si era visto un fenomeno del genere, non se lo ricordano neppure persone che hanno 70-80 anni”, ha detto il primo cittadino di Argelato, Andrea Tolomelli. La prima tromba d’aria si e’ formata poco prima le 17, e partendo dalla provincia di Modena, perdendo e recuperando via via intensita’, forse dividendosi in piu’ di un vortice. Poi c’è stato un altro cono che ha toccato il suolo nel bolognese, e infine un altro nel basso ferrarese ma fortunatamente più debole. La tempesta ha portato via le coperture degli edifici, ha danneggiato attrezzi agricoli, capannoni sono crollati, e pali della luce abbattuti. Per un albero sui binari e’ stata interrotta la linea Bologna-Padova. All’Interporto di Bologna container sono volati a metri di distanza. I danni sono ingenti, in via di quantificazione, cosi’ come gli sfollati. Si parla, per ora, di alcune decine di famiglie. La situazione e’ monitorata dai carabinieri, dai vigili del fuoco, e si e’ attivata anche la protezione civile regionale, guidata dal direttore Maurizio Mainetti che si e’ recato nei luoghi. ”Siamo come terremotati”, e’ l’immagine forse piu’ efficace che trova il sindaco di Bentivoglio, Vladimiro Longhi.
Quasi tutto il territorio colpito, tra l’altro, si trova nel cratere del sisma del 2012. ”Nelle prossime ore integreremo la richiesta di stato di emergenza nazionale gia’ al vaglio del Governo dopo il maltempo e le frane che hanno colpito il nostro Appennino, inserendo anche questa nuova emergenza che, oggi pomeriggio, ha colpito diversi comuni della bassa pianura bolognese e modenese. E’ evidente, come abbiamo gia’ ribadito nei giorni scorsi, che e’ indispensabile una risposta rapidissima ed inderogabile da parte del Governo”, ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani. ”Anche gli esiti di quest’ultima calamita’, che coinvolge un territorio gia’ fortemente compromesso dalle recenti frane e alluvioni, verranno portati all’attenzione del Governo come ulteriori elementi di valutazione affinche’ si possa procedere con celerita’ alla dichiarazione dello stato di emergenza”, ha spiegato un comunicato del Dipartimento della Protezione Civile. A seguito delle trombe d’aria e delle grandinate che hanno colpito in queste ore l’Emilia-Romagna, il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, in contatto con il presidente della Regione, Vasco Errani, ha ricevuto rassicurazioni sugli efficaci interventi compiuti dal sistema di protezione civile regionale per garantire la sicurezza della popolazione. Lo rende noto un comunicato della Protezione civile.