Sono piu’ di 10 milioni i trattamenti al botulino effettuati ogni anno, ma l”effetto frozen’, ovvero quell’espressione un po’ plastica, a volte asimmetrica, e comunque del tutto innaturale che spesso abbiamo visto sulle copertine dei giornali, e’ un’immagine che molti hanno impressa nella mente quando si parla della tossina. “Per avvelenare una persona con questo farmaco ci vorrebbero piu’ di 60 fiale – spiegano oggi a Milano gli esperti dell’Associazione italiana terapia estetica botulino (Aiteb) – e il volto frozen e’ roba del passato. E’ un farmaco sicuro ma va usato con cautela”. I medici chirurgi dell’Aiteb, spiegano in occasione di una conferenza, come ricorrere all’uso della tossina “in sicurezza”. Prima di tutto bisogna rivolgersi esclusivamente a medici, gli unici autorizzati per legge a effettuare trattamenti con questa molecola, spiegano gli esperti. “E’ essenziale studiare l’anatomia facciale del paziente prima di iniettarlo – sottolinea Andy Pickett, direttore e fondatore di Toxin Science Limited e autore di oltre 300 studi sul botulino – e controllare sempre la scatola del prodotto usato”. E’ importantissimo servirsi solo dei farmaci autorizzati e non comprarli su internet perche’ “esistono moltissimi prodotti contraffatti, che utilizzano tossine botuliniche non approvate, o a dosaggi diversi da quelli autorizzati, o che addirittura non contengono niente”, sottolinea Pickett. Non e’ vero che il botulino crea assuefazione, “in tutta la storia del botulino, solo sei pazienti nel mondo sono diventati ‘immuni’ alla tossina – afferma l’esperto – La dose ad uso estetico e’ talmente esigua che non da’ resistenza da farmaco”. Invece, un trattamento prolungato ne aumenta l’efficacia, spiegano gli esperti dell’Aiteb.La tossina agisce sulla terminazione nervosa, bloccando il segnale che ‘dice’ ai muscoli di contrarsi, “agisce sui nervi, non sui muscoli – ricorda Massimo Signorini, responsabile sezione chirurgia dell’Istituto dermatologico europeo a Milano, e presidente Aiteb – Questo processo e’ sempre reversibile, e nell’arco di 4 – 6 mesi tutto torna come prima”. Il risultato ottimale dipende sempre dalla tecnica usata dal dottore e dal dosaggio impiegati: “Sono 8.762 gli studi pubblicati sulla libreria scientifica del governo americano (Pubmed), sull’efficacia della tossina botulinica”, sottolinea il vicepresidente dell’Aiteb Giuseppe Sito, concludendo con una citazione di Paracelso: “Tutti i farmaci sono veleno solo la dose fa in modo che non lo siano”. Secondo i fondatori dell’Aiteb, l’effetto frozen bisognerebbe temerlo solo laddove non ci sia professionalita’ da parte di chi effettua il trattamento. Dunque, compito anche del paziente assicurarsi di essere nelle mani di operatori affidabili.