C’e’ chi era venuto in ferie dall’Emilia ferita dal terremoto ed e’ ripiombato in un incubo con l’evento sismico che ha interessato le Marche nelle prime ore di oggi – ”mi sembra di essere tornato a casa mia” -, chi non e’ voluto tornare in camera e ha trascorso la notte in qualche brandina all’aperto messa a disposizione dagli hotel oppure, come e’ avvenuto a sei ospiti dell’Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche, ha preferito dormire nella hall. E’ il day after dei turisti di Sirolo e Numana, le perle della Riviera del Conero, e – una manciata di chilometri piu’ a sud -, di Porto Recanati, nota localita’ balneare della provincia di Macerata, i centri piu’ vicini all’epicentro. Oggi molti hanno fatto i bagagli, e, complice una mattinata piovosa, sono partiti in anticipo. Al momento si contano sulle dita di una mano le disdette dei soggiorni gia’ prenotati, tra cui una dalla vicina Umbria, anche se i centralini di protezione civile, vigili del fuoco e degli alberghi sono presi d’assalto per avere informazioni. Ma le partenze anticipate, secondo Anna Maria Ciccarelli, presidente dell’Associazione Albergatori della Riviera del Conero, sono state ”tre o quattro in ognuno degli alberghi piu’ grandi”, mentre non ci sono problemi per villaggi e country house. ”Abbiamo avvertito la prima scossa come se il terremoto venisse da sotto le fondamenta – racconta la signora Maura che con marito e due figli alloggia al Jet Residence di Porto Recanati -. In un battibaleno siamo usciti tutti e ci siamo ritrovati all’aperto dove siamo rimasti per tutta la notte, per paura di altre scosse. Solo al mattino siamo rientrati nei nostri appartamenti. Due o tre famiglie del nord hanno preferito fare i bagagli e sono rientrate nelle loro citta”’. E’ stata una scossa ”terribile” secondo il signor Gianni che ha affittato un appartamento a Porto Recanati con la famiglia, ”ma non siamo scappati di casa, pensando che il peggio ormai era passato. Le altre scosse non le abbiamo sentite. Altre famiglie del vicinato invece sono uscite e sono rimaste in strada fino al mattino”. Gianni e’ abbastanza fiducioso: ”la scossa piu’ violenta pensiamo sia stata quella passata, per cui proseguiamo le vacanze”. Anche Mauro e’ rimasto nel suo appartamento con la moglie e un figlioletto di tre anni: ”ci siamo svegliati di soprassalto, ma non abbiamo pensato di fuggire. Siamo al terzo piano e non avremmo fatto in tempo a raggiungere la strada prima di un’altra scossa. Pero’ non abbiamo piu’ dormito, solo nostro figlio non si e’ accorto di nulla ed e’ rimasto sempre a dormire”. Nella Riviera del Conero e’ ancora presto per contare i danni di una stagione ”partita a rilento per colpa del maltempo – racconta Anna Maria Ciccarelli – ma che stava recuperando alla grande”. La Ciccarelli sottolinea che gli alberghi delle zone interessate dall’evento sismico ”sono sicuri, perche’ edificati o ristrutturati con criteri antisismici dopo il terremoto di Ancona del 1972”. Un dramma, come il sisma del 1997 che colpi’ Marche e Umbria, che ha avuto pero’ conseguenze positive, come appunto il rinnovamento del patrimonio immobiliare della zona in base alle piu’ moderne tecnologie per la sicurezza e la cultura della prevenzione del rischio sismico.