La proposta, in sè, contiene del genio e infatti la relativa petizione ha gia’ raccolto quasi 55.000 firme: chiamare gli uragani con il nome di quei politici che negano i cambiamenti climatici in atto. Per arrivare all’obiettivo, gli attivisti americani hanno anche messo su un sito apposito, climatenamechange.org, dove vengono esposte le ragioni della petizione e fornite, per l’ennesima volta, le prove del climate change. “Fin dal 1954 -si spiega sul sito- la World Meteorological Organization da’ a queste tempeste estreme nomi di persona. Dal momento che l’evidenza scientifica mostra che i cambiamenti climatici stanno creando tempeste sempre più frequenti e davastanti, e che questa e’ diventata la normalita’, proponiamo un nuovo sistema per l’assegnazione dei nomi: chiamarli con i nomi di quei politici che negano i cambiamenti climatici e impediscono cosi’ una politica in materia“. Il sito, tra l’altro, fornisce la lista dei politici “incriminati”, in tutto 12 e tutti repubblicani, disseminati curiosamente in 4 stati che iniziano tutti per “a”: Alabama, Arkansas, Arizona e Alaska.