Il termine eczema o dermatite descrive tutte le eruzioni cutanee infiammatorie e superficiali. La dermatite da contatto è un’infiammazione della pelle che si verifica quando quest’ultima è esposta ad una sostanza che provoca una reazione allergica o che irrita. Esistono due sottotipi di dermatite da contatto:
- dermatite causata dal contatto diretto con sostanze allergeniche
- dermatite causata dal contatto diretto con sostanze irritanti
La dermatite allergica da contatto è una reazione immunitaria che si verifica solo in persone naturalmente ipersensibili a determinate sostanze chimiche. Coinvolgendo le difese immunitarie del corpo, l’infiammazione si sviluppa ore dopo il contatto con l’allergene. Esistono più di 3000 allergeni (ossia di sostanze a cui la persona è allergica) noti, in grado di sviluppare una dermatite allergica da contatto:
- molte piante contenenti sostanze chimiche (edera velenosa, quercia e sommacco),
- metalli ( tra i più importanti, il nickel, presente in gioielli ed in molti alimenti, come cioccolato, noci e soia , l’oro e il cobalto…tutti metalli presenti in gioielli, vestiti, cerniere, cinture ecc.)
- allergeni possono essere contenuti in profumi, dedoranti, antiperspiranti, prodotti per make-up, tappetini per mouse, attrezzature da palestra, pomate antibiotiche, anestetici locali, antisettici, antibiotici, antistaminici, coloranti e ritardanti di fiamma utilizzati in abbigliamento ecc.
La dermatite da contatto irritante, invece, è innescata dall’esposizione ad una sostanza chimica tossica o irritante per la pelle. Nei bambini, la forma più comune di dermatite da contatto irritante è la “dermatite da pannolino”, una reazione cutanea che si forma vicino alla zona in cui viene messo il pannolino, dovuta al contatto prolungato del sederino del bebè con le sostanze chimiche naturali presenti nelle urine. Negli adulti è una malattia spesso legata alla professione (parrucchieri, macchinisti, operatori sanitari , casalinghe, a contatto con tinture per capelli, vernici, detersivi, solventi, oli )
Passiamo adesso ad esaminare i sintomi che:
- nella dermatite allergica da contatto, che si sviluppa dopo poche ore dal contatto dell’allergene con la pelle, si verifica: prurito, gonfiore e arrossamento della pelle o eccessiva secchezza, fino alle reazioni più gravi, in cui compaiono bolle che possono scoppiare, lasciando croste, squame e solchi. Col tempo, la pelle può scurire, diventando simile al cuoio.
- Nella dermatite irritante da contatto, che si verifica dopo l’esposizione frequente ad un irritante lieve (sapone) o dopo una breve esposizione ad un forte irritante. La pelle, se a contatto con un lieve irritante, si secca, screpola, fino alla comparsa di macchie, rossore e gonfiore nel caso di esposizione ripetuta. Se la pelle entra a contatto con un forte irritante, il soggetto sente pungere o prudere al contatto, compaiono vescicole e più tardi solchi.
Per scoprire la causa scatenante della dermatite da contatto, il test più adeguato è il patch test: strisce con dischetti di cellulosa vengono messi in un supporto di alluminio, su cui vengono apposte piccole quantità di allergene. I Test vengono applicati sulla parte alta della schiena per 48-72 ore ( fino a 96 ore). Di solito le sostanze apposte sono 20-30 e dopo la rimozione, si passa a considerarle singolarmente. Durante il periodo del test, il paziente deve evitare di compiere sforzi eccessivi, non deve fare docce e non deve sudare molto per evitare che i cerotti si scollino, non deve assumere antistaminici. Per giungere ad una buona terapia va innanzittutto rilevata correttamente la natura, allergica o irritante, della dermatite e, dopo che il dermatologo che il dermatologo ha completato gli esami allergologici specifici , è tassativo sospendere il contatto con la sostanza incriminata. Le terapie tradizionali per curare la dermatite da contatto prevedono l’impiego di antistaminici ( per calmare il prurito)e di cortisonici (per eliminare i sintomi). Ma i farmaci causano spesso effetti collaterali (assottigliamento della cute o rossori), pertanto in molti preferiscono utilizzare rimedi naturali come :bagno in farina d’avena, aloe vera, cera d’api, olio di vinaccioli e olio di cocco, calendula.