‘Super-Ciclone’, disperato appello del mugnaio di Ascoli: “fermate la frana, questo mulino è la mia vita”

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frana“Dopo aver perso il lavoro in fabbrica ho investito tutto in questo mulino e ora rischio di vederlo sprofondare nel fango”. A parlare e’ Amedeo Castelli, 42 anni, titolare di uno degli ultimi mulini di Ascoli. Due frane provocate dal maltempo che ieri ha flagellato tutto il Piceno rischiano di far crollare non solo il suo mulino ma anche le case nel quartiere Santa Chiara ad Ascoli, per fortuna abitate solo in parte. “Dopo aver perso il lavoro ho messo tutti i miei risparmi su questo mulino che mio nonno ha aperto nel 1952 – racconta il mugnaio ascolano -, non posso pensare che tutto questo possa finire nel fiume”. L’immobile dove lavora ospita al secondo piano anche una zia, mentre un’altra donna abita in una delle altre case a rischio crollo. Nessuno di loro vuole andarsene. “In tanti ci stanno consigliando di andar via, ma io voglio stare qui. E anche ieri, quando pioveva cosi’ tanto e la terra era scivolata nel dirupo, sono rimasto a controllare, dopo aver setacciato un po’ di polenta. Qui c’e’ tutta la mia vita e non voglio perderla”. Ieri il torrente Chiaro ha portato un’enorme quantita’ di acqua che poche centinaia di metri piu’ avanti si e’ riversata nel fiume Tronto. “L’erosione dello zoccolo della scarpata va avanti da anni e ha provocato lo scivolamento del terreno sotto le abitazioni, mettendo a rischio le fondamenta. E’ davvero ora che qualcuno ponga riparo a questa situazione di grande pericolo, tanto piu’ che le frane di ieri si sono portate via anche le tubature degli scarichi delle acque che ora erodono ancora di piu’ il costone di terra”, e’ l’allarme lanciato da Castelli che sollecita un sopralluogo delle autorita’, finora mancato.

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