“Droga del cannibale” o “Sali da bagno”: effetti distruttivi della sostanza stupefacente del momento

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DROGA CANNIBALE COPERTINASe ne parlava già nel 2010, secondo quanto riportato da un documento del Dipartimento di Giustizia statunitense: l’abuso di “Sali da bagno” avrebbe effetti allucinogeni, provocando estrema euforia, insonnia e alta irritabilità emotiva. La “Droga del cannibale”, conosciuta anche con i nomi commerciali di “Sali da bagno”, “Settimo cielo”, “Fertilizzante per piante”, “Onda d’avorio”, “White Lightning “, “Sexstasy”  è nuovamente salita alla ribalta delle cronache recenti: uno studente ventunenne americano ha confessato l’uccisione del suo coinquilino e la polizia, perquisendo la sua casa, ha ritrovato due scatole contenti resti umani. Pochi giorni prima, la polizia ha ucciso un uomo che, sceso in strada nudo, stava divorando il volto di un barbone; ma la macabra sequenza di episodi è proseguita: in Canada, un attore pornografico di origine italiana avrebbe ucciso e smembrato un uomo, caricando il video su Internet e spedendo i pezzi del corpo della vittima in giro per il Paese, chiusi in pacchi postali. E’ stata poi la volta di un caso italiano, dopo  che, a Genova,  un ragazzo è stato ricoverato  in stato shock  e arresto cardiaco,  per aver aggredito la sua compagna, staccandole brutalmente il labbro a morsi e provocandole  diverse lesioni da morso su tutto il corpo.

CANNIBALEUna droga che stimolerebbe l’aggressività, spingendo ad atti di violenza incontrollati, accompagnati da manifestazioni di spaventosa follia (si pensi al caso di un uomo che, nudo, mentre mangiava le sue feci, ha assaltato, armato di coltello, una macchina della polizia) ; una droga che per alcuni scatenerebbe forme di cannibalismo, mentre per altri acutizzerebbe tendenze già insite nei soggetti che la utilizzano.  Purtroppo il consumo di questa sostanza stupefacente si sta espandendo a macchia d’olio tra i giovani, anche per via della sua facile reperibilità online. Secondo i ricercatori dell’Università Health Care del North Carolina (Stati Uniti),  che hanno testato il suo principio, il mefedrone, sui ratti da laboratorio, attraverso la tecnica dell’autostimolazione intracranica, il mefedrone causa effetti simili a quelli di cocaina, ecstasy e dell’amfetamina, ossia effetti stimolanti e di rapida dipendenza.

DROGA CANNIBALELa sostanza viene ricavata dal metcatinone, una molecola sintetica la cui struttura può essere assimilata a quella del catinone, il principio attivo ottenuto dalla pianta del Khat, consumato in Etiopia, Kenia e Yemen. Dopo che i ricercatori hanno  preliminarmente osservato  il livello di autostimolazione, i ratti sono stati suddivisi in tre gruppi ai quali sono stati somministrati per via peritoneale mefedrone, cocaina e acqua salina.  Effettuando osservazioni a distanza di 15, 30, 45 e 60 minuti dalla somministrazione, gli studiosi hanno constatato  che sia il mefedrone che la cocaina aumentano la frequenza con cui i ratti si autostimolano per ottenere una maggiore gratificazione cerebrale. Lo studio spiegherebbe l’insorgere della dipendenza dalla sostanza, ma non direbbe nulla sui presunti istinti cannibaleschi  risvegliati dalla droga  che restano ancora un enorme punto interrogativo.

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