Si chiama ufficialmente “Stephanie” il ciclone che si sta formando in queste ore sull’oceano Atlantico, secondo la dicitura stabilita dall’Istituto Tedesco di Meteorologia dell’Università di Berlino, l’unico ad avere ottenuto negli anni’l’esclusiva autorizzazione dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale ad identificare le figure bariche in transito sull’Europa con un nome proprio.
Dalla mappa barica che pubblichiamo sulla destra, possiamo osservare tutta la situazione sinottica attuale del Vecchio Continente: il profondissimo ciclone Ruth sta colpendo le isole Britanniche con un minimo di bassa pressione vicino ai 940hPa che provoca venti fino a 160km/h, onde alte 15 metri, inondazioni, allagamenti, gravi danni e soprattutto nuove devastanti mareggiate nelle zone costiere e litoranee già duramente devastate da altre tempeste simili nelle scorse settimane.
Dal ciclone Ruth si sgancerà nelle prossime ore una saccatura che lambirà l’Italia tra stasera e domani mattina, provocando altre forti piogge in tutto il centro/nord, soprattutto al nord/est e su Liguria, Toscana, Lazio e Campania dove domattina ci saranno piogge estese e localmente intense (vedi mappa accanto). Attenzione anche ai venti, che soffieranno con raffiche fino a 90km/h domattina nel Tirreno e poi intensi fino a 80km/h in tutto il centro/sud nella serata. Sarà solo un piccolo antipasto della bomba di maltempo che colpirà l’Italia lunedì 10 e martedì 11 febbraio, quando – appunto – dall’Atlantico arriverà il ciclone Stephanie, molto più violento di Ruth.
Domani, domenica 9 febbraio, Stephanie si muoverà minacciosamente verso la penisola Iberica, profondo fino a 978hPa: in serata raggiungerà il Portogallo e da lì si porterà poi nel golfo di Biscaglia, tra Francia e Spagna. Sarà una domenica tempestosa con piogge torrenziali e forti temporali su tutto il territorio iberico, in modo particolare nel pomeriggio/sera quando – dopo il passaggio del ciclone – irromperà un furioso vento di nord/ovest che porterà aria fredda dall’Atlantico, al punto che lunedì mattina la neve cadrà a partire dai 700 metri di quota non solo su Spagna e Portogallo ma anche in Marocco, dove si potranno verificare accumuli nevosi dai 1.000 metri in sù ma fiocchi bianchi anche più in basso, tutto ciò dopo che nella giornata di domenica 9 il richiamo caldo prefrontale avrà fatto impennare le temperature fino ad oltre +20°C non solo tra Marocco e Algeria, ma anche su gran parte del territorio Spagnolo centro/meridionale.
Stephanie arriverà in Italia lunedì mattina, con forti venti di scirocco che faranno impennare le temperature in tutto il centro e il sud, dove arriverà molta sabbia dal deserto del Sahara. In Puglia, Calabria e Sicilia le temperature massime supereranno i +20°C, ma il maltempo sarà concentrato al centro/nord con abbondanti nevicate sulle Alpi a partire dai 600–800 metri di quota, sull’Appennino ligure dai 1.000 metri in sù, su quello tosco/emiliano dai 1.300 metri in sù. Il maltempo si accanirà sulle Regioni tirreniche e al nord/est, con piogge torrenziali su Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Toscana. Durante la notte tra lunedì e martedì, poi, i fenomeni si sposteranno verso sud estendendosi a Lazio e Campania per poi arrivare, martedì 11, anche in Calabria e Sicilia.
Martedì, inoltre, crolleranno le temperature in tutto il Paese con forti venti di maestrale e nevicate sull’Appennino a quote medie anche al sud, con accumuli oltre i 1.000 metri di quota sia nel Lazio che in Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. Massima attenzione soprattutto per lunedì 10 al centro/nord: è confermata l’allerta massima che avevamo già lanciato ieri per Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana e poi martedì 11 anche Lazio e Campania. In queste Regioni si rischia il disastro per le forti piogge che arriveranno su un territorio già provato dal maltempo estremo dei giorni scorsi. I fiumi si ingrosseranno inesorabilmente rischiando l’esondazione in più punti, e si verificheranno altre frane e smottamenti in quanto il suolo non riesce più ad assorbire l’acqua di cui è già zuppo. Grande attenzione anche per le Alpi, già seppellite da metri e metri di neve (segnalati accumuli eccezionali con oltre 6-7 metri di neve al suolo alle alte quote) e devastate da valanghe e slavine che hanno distrutto storici rifugi e impianti sciistici. Proprio tra lunedì e martedì nevicherà ancora tantissimo… Per monitorare la situazione in diretta potete scorrere le nostre news in tempo reale e le pagine del nowcasting: satelliti, situazione, fulminazioni, radar e webcam. Sulla nostra pagina di facebook trovate ulteriori aggiornamenti e potete interagire con la Redazione inviando foto, segnalazioni o qualsiasi tipo di riflessione. Se volete, scriveteci e inviateci le foto anche all’indirizzo di posta elettronica, redazione@meteoweb.it.