Il lampione verde alle microalghe di Pierre Calleja: un’efficace arma contro il riscaldamento globale

MeteoWeb

LAMPADA COPAlle porte di Bordeaux, in Francia, l’azienda Fermentalg ha ideato una lampada innovativa, frutto, in particolare, dell’ingegno del biochimico francese, Pierre Calleja, fondatore nel 2009 della Fermentalg, che ha sviluppato tecnologie per l’allevamento delle microalghe, utilizzandole nella produzione industriale di molecole di interesse per un’ampia varietà di mercati, dagli alimenti, ai mangimi, alla salute, passando per cosmetici e biocarburanti, sino alla lampada in questione, molto simile a quelle fluorescenti dal design spaziale e accattivante poste sui nostri comodini, solo che di dimensioni più grandi; un tubo cilindrico contenente tante microalghe, che sarebbe in grado di assorbire dall’aria 1 tonnellata di carbonio ogni anno (l’equivalente di ciò che potrebbero fare circa 150 alberi), se collocata come lampione verde sulle strade e sui parcheggi, riducendo di molto le emissioni di anidride carbonica.

LAMPADA 1La lampada anti-inquinamento ha pareti esterne completamente trasparenti e l’interno della sua struttura simile ad una specie di acquario illuminato, che genera una fluorescenza verdastra e assorbe la CO2 presente nell’aria, attirando i gas serra che si trovano in ambienti aperti o chiusi. (es. garage o cantine sotterranee). La lampada, riempita di acqua e microalghe, viene esposta alla luce solare e le alghe generano energia elettrica per alimentare una batteria interna ricaricabile, durante il giorno, per effetto della fotosintesi microalgale, sufficiente a garantire l’illuminazione del ‘lampione verde’, che può essere collocato in ogni ambiente, rivelandosi un’innovazione sostenibile cui puntare l’attenzione per ridurre la dipendenza dal petrolio, salvaguardando il Pianeta e la nostra salute… una prova che i risultati migliori si ottengono dalle idee meno costose!

LAMPADAPer il momento la lampada fatta di microalghe è soltanto un prototipo, installata in alcuni punti pilota, per cui non ancora in commercio, in attesa di ricevere ulteriori finanziamenti o aziende partners, necessari per la produzione di massa, anche se il biochimico Calleja, suo inventore, afferma che la tecnologia sottesa ad essa potrebbe rappresentare un’efficace arma contro il problema del riscaldamento globale, che diventerebbe facile come premere un interruttore e accendere la luce.

Condividi