D-Day: tutte le cifre dello sbarco in Normandia

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16Il D-Day è stato la più grande operazione di sbarco della storia. Fu l’avvio dell’operazione Overlord per la liberazione dell’Europa del nazismo, ma lo fu al prezzo di migliaia di morti. Ecco le cifre dello sbarco in Normandia, iniziato alle 06.30 del mattino del 6 giugno 1944:

LE VITTIME: nel primo giorno dello sbarco, vi furono 4400 morti e quasi 8mila feriti fra le forze alleate. Per i nazisti la stima è di 4-9mila vittime, fra morti e feriti. Fino all’arrivo in agosto dei liberatori a Parigi vi furono 70mila morti fra gli alleati e 200mila fra i tedeschi. In Normandia i combattimenti dello sbarco causarono 20mila morti fra i civili.

14LE FORZE IN CAMPO: 1) Alleati- I 150mila soldati americani, britannici, canadesi, polacchi e francesi che parteciparono all’operazione giunsero sulla costa a bordo di 3.100 mezzi di sbarco, provenienti da 1200 navi da guerra. Nel D Day furono anche impiegati 7.500 aerei. 2) Nazisti- sulle coste della Normandia erano dislocati 50mila fanti della marina tedesca e pochi aerei. I nazisti erano convinti che lo sbarco sarebbe avvenuto a Calais e lì avevano concentrato il grosso delle forze. Lungo tutta la costa atlantica, dalla Norvegia al sud della Francia, i tedeschi avevano costruito un sistema di bunker e fortificazioni chiamato il Vallo Atlantico. Il maltempo dei primi di giugno aveva convinto il generale Erwin Rommel, responsabile della difesa della Manica, che avrebbe potuto prendersi il 5 una vacanza in Germania per il compleanno della moglie, ma gli alleati approfittarono di una breve pausa di bel tempo sorprendendolo lontano dalle truppe.

00d/28/arve/g2417/005LA ZONA DELLO SBARCO: Lo sbarco avvenne su cinque spiagge a est di Cherbourg e ci vollero poi sei giorni per riunire tutte le truppe disperse lungo un fronte di cento chilometri. La scelta dei nomi in codice delle spiagge dello sbarco fu affidata ai comandanti americani e britannici. Gli americani scelsero un loro stato (Utah) e una loro città (Omaha) di cui erano originari due sottufficiali. Il generale britannico Montgomery propose dei nomi di pesce: goldfish (pesce rosso), swordfish (pesce spada) e jellyfish (medusa), che vennero poi abbreviati in Gold (oro) e Sword (spada). La medusa fu scartata perchè l’abbreviazione jelly significa gelatina e non appariva adatta. Il tenente colonnello canadese Dawnay propose allora Juno, il nome della moglie.

MANICHINI PER INGANNARE I NAZISTI: la notte fra il 5 e il 6 giugno gli alleati lanciarono 500 manichini con il paracadute, chiamati i “Rupert”, in zone lontane da quelle dove si lanciarono i veri paracadutisti. L’inganno dell’Operazione “Titanic” funzionò e i comandanti nazisti inviarono soldati alla caccia dei Rupert.

SALSICCE E ASPARAGI: si chiamano così due dei sistemi di difesa preparati dai nazisti per fermare lo sbarco. Le salsicce sono dei palloni aerostatici fissati al terreno con dei cavi. Se un aereo sfiora il pallone, questo fa scoppiare una mina. Gli asparagi sono dei pioli di legno carichi di mine, collegati gli uni agli altri con filo spinato e piantati sulle spiagge.

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