La sospetta malattia infettiva trovata a bordo di un barcone di migranti soccorso nel canale di Sicilia potrebbe essere una semplice influenza aviaria ma anche una febbre emorragica come l’Ebola. Lo afferma Donato Greco, epidemiologo a lungo a capo della Prevenzione Sanitaria del ministero della Salute. ”La lista delle malattie di interesse per il Regolamento sanitario Internazionale dell’Oms e’ lunga, e comprende patologie di diversa gravita’ – spiega Greco -. Una volta identificato il caso sospetto si prelevano i fluidi biologici per le analisi di conferma, e a seconda del risultato si adottano misure diverse. Allo stesso tempo si allerta la rete internazionale, e la notifica viene fatta anche ai paesi partner”.
Il regolamento, varato nel 2005 dall’Oms, comprende una serie di misure a gravita’ crescente, che possono andare dal rifiuto di ingresso del soggetto nel paese alla quarantena per tutte le persone che sono state in contatto con la fonte di infezione in caso di virus mortali. Nei giorni scorsi si e’ spesso parlato della possibilita’ di arrivo di casi di virusEbola, ma tutti gli esperti internazionali, a partire dall’Oms, sono stati sempre concordi nel ritenere improbabile l’eventualita, perche’ questo tipo di febbre emorragica si manifesta in poche ore, mentre chi arriva sui barconi ha viaggiato in genere per diversi giorni. ”Ipotizzare una quarantena ‘classica’, con quaranta giorni in mare, per questi barconi e’ ovviamente impossibile – commenta Giampiero Carosi della Clinica di Malattie Infettive e Tropicali dell’universita’ di Brescia -. In attesa di sapere con esattezza di che agente patogeno si tratta, sia il soggetto che le altre persone entrate in contatto con lui devono essere isolati, facendoli sbarcare con le dovute precauzioni e riunendoli in un luogo con un cordone sanitario adeguato per evitare che qualcuno possa fuggire diffondendo una eventuale infezione”. L’episodio e’ destinato probabilmente a rinfocolare le polemiche sui rischi sanitari per i protagonisti dell’operazione Mare Nostrum, gia suscitate due settimane fa dal ritrovamento di otto militari positivi al test della Tbc.