La sonda della Nasa New Horizons punta a Plutone che raggiungera’ fra meno di un anno. Il problema e’ che e’ difficile determinare l’esatta posizione del pianeta e il suo percorso preciso nel Sistema Solare. Plutone e’ lontano, circa 40 volte piu’ lontano rispetto alla Terra, e ”lento”: impiega 248 anni per completare una rivoluzione attorno al Sole. Essendo stato scoperto nel 1930, finora e’ stato dunque possibile osservare solo un terzo della sua orbita. L’incertezza sulla posizione di Plutone potrebbe rappresentare un problema per New Horizons e cosi’ il team della sonda ha chiesto aiuto al radiotelescopio europeo Alma (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) in Cile, che si e’ rivelato decisivo. Gli scienziati – spiega Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di Astrofisica – hanno utilizzato i dati di posizionamento Alma, assieme a nuove analisi sulle misure in luce visibile ottenute a partire dalla scoperta di Plutone, per determinare come eseguire la prima manovra di correzione della traiettoria (TCM), effettuata lo scorso luglio. Questa manovra ha contribuito a garantire che New Horizons utilizzi la minima quantita’ di carburante per raggiungere Plutone, risparmiandone il piu’ possibile a beneficio di una potenziale estensione della missione, finalizzata a esplorare gli oggetti della Fascia di Kuiper una volta che il flyby del sistema di Plutone e delle sue lune sia completato. Per preparare questa primo manovra di correzione della traiettoria, gli astronomi avevano bisogno di individuare la posizione di Plutone utilizzando i punti di riferimento nel cielo piu’ distanti e piu’ stabili possibile. Gli oggetti piu’ distanti e apparentemente piu’ stabili dell’Universo sono i quasar, galassie attive a piu’ di 10 miliardi di anni luce di distanza. Anche se i quasar appaiono molto deboli per telescopi ottici, sono invece incredibilmente luminosi a lunghezze d’onda radio, in particolare alle lunghezze d’onda millimetriche che Alma puo’ vedere. ”L’astrometria Alma ha utilizzato un quasar luminoso chiamato J1911-2006, con l’obiettivo di dimezzare di netto l’incertezza della posizione di Plutone”, ha dichiarato Ed Fomalont, un astronomo dello statunitense National Radio Astronomy Observatory, attualmente assegnato alle operazioni di Alma in Cile. Il radiotelescopio e’ stato in grado di studiare Plutone e la sua luna piu’ grande Caronte captando le emissioni radio delle loro fredde superfici, a circa 43 gradi Kelvin (-230 gradi Celsius). La prima squadra ha osservato questi due mondi ghiacciati nel mese di novembre 2013, e poi altre tre volte nel 2014. ”Prendendo osservazioni multiple in date diverse, sfruttiamo il movimento della Terra lungo la sua orbita, che ci offre diversi punti di vista in relazione al Sole”, ha aggiunto Fomalont. Con questa tecnica, chiamata misura della parallasse, gli astronomi possono quindi meglio determinare la distanza e l’orbita di Plutone. ”Siamo molto entusiasti delle funzionalita’ allo stato dell’arte che Alma ci fornisce per aiutarci a meglio indirizzare la nostra esplorazione storica del sistema Plutone”, ha detto il responsabile scientifico di New Horizons Alan Stern, del Southwest Research Institute in Colorado . ”Ringraziamo tutto il team Alma per il loro supporto e per i bellissimi dati che stanno raccogliendo per New Horizons”.