Cercare di fermare l’Ebola in Africa Occidentale equivale a “finire in mezzo a uno tsunami”: lo ha dichiarato la direttrice regionale del Programma Alimentare Mondiale (Pam), Denise Brown, sottolineando come l’organizzazione non si sia mai trovata ad affrontare una crisi di questo genere su una così vasta scala. “Sappiamo che cosa fare in caso di conflitto, di terremoto o di tsunami: ma qui è come finire in mezzo a uno tsunami al culmine dell’onda”, ha spiegato Brown che ha accompagnato il coordinatore dell’Onu contro l’epidemia, David Nabarro, in Guinea e Nigeria. L’epidemia ha causato in totale almeno 1.552 morti, di cui 694 in Liberia, 430 in Guinea, 422 in Sierra Leone e sei in Nigeria, secondo l’ultimo bilancio delle vittime reso noto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.