“In Italia si sta facendo strada una materia nuova: la Geologia Forense. A gennaio 2015 partirà il Master in Geologia Forense presso l’Università degli Studi di Messina. Sarà l’unico in Unione Europea. Le Scienze della Terra, le Geoscienze, vengono applicate alle Indagini Giudiziarie, sia penali che civili, che interessano numerose tipologie di reati. Per esempio, il Geologo è il professionista più idoneo per cercare e raccogliere informazioni dal territorio laddove se ne sia abusato nei confronti della tutela ambientale. Basti pensare alla situazione della “Terra dei fuochi”. Il Geologo Forense è chiamato, interpretando un ruolo di primo attore, anche in quei casi giudiziari che riguardano omicidi e/o rapimenti”. Lo ha affermato Roberta Somma, geologo, docente e Direttore del Master in Geologia Forense, Università di Messina.
Si iniziò con il delitto Aldo Moro.
“I primi contributi italiani alla Geologia Forense in casi di omicidio sono stati forniti durante le indagini condotte per il delitto di Aldo Moro (Lombardi, 1978). Di grande rilievo – ha proseguito Somma – è il contributo del Geologo Forense anche nelle ricerche di resti umani. Tali ricerche vengono condotte generalmente utilizzando la tecnica del georadar, ancor meglio se coordinati con gli sniffer dogs delle squadre cinofile delle Forze dell’Ordine.
Il geologo specializzato al Master avrà pertanto una ulteriore professionalità, da spendere nel Mondo Forense, come consulente o perito del Tribunale, avendo acquisito i mezzi e la preparazione per poter analizzare (anche quale ausiliario della polizia giudiziaria) ed interpretare le tracce ed i dati geologici, nonché di presentare correttamente questi ultimi in una Corte di Giustizia”.
“Siamo dinanzi ad una figura professionale ancora poco conosciuta sia nel panorama occupazionale che nel mondo specificatamente legale e delle scienze forensi – ha affermato Rosa Maria Di Maggio, componente del comitato tecnico-scientifico del Master e della Commissione Direttiva della IUGS Initiative on Forensic Geology, nell’ambito dell’International Union of Geological Science, con incarico di funzionario per l’Europa e rappresentante per l’Italia – La scarsa visibilità di questa affascinante professione è dovuta alla grave mancanza di corsi in geologia forense a livello accademico, che formino geologi in grado di “colloquiare” con il mondo forense. Inoltre, sono ancora troppo pochi i magistrati ed avvocati a conoscenza delle grandi potenzialità delle tecniche geologiche applicate ai casi giudiziari. Le materie delle Scienze della Terra effettivamente possono fornire un’utile chiave di lettura dell’ambiente che ci circonda, nel contesto di numerose tipologie di reato, sia in ambito penale che civile. Il contesto ambientale può entrare a far parte della dinamica criminale in diverse situazioni: per esempio esso può essere il luogo ove nascondere un cadavere od oggetti preziosi, può essere testimone di un delitto efferato o la “vittima” laddove se ne è abusato nelle fasi di progettazione e costruzione di infrastrutture o discariche, infine può essere principale protagonista nel caso esso lasci tracce probanti su indumenti ed oggetti, come per esempio la terra rinvenuta sulle calzature. Il master in Geologia forense intende quindi non solo formare geologi nell’applicazione forense, ma anche di istituzionalizzare una professione che, attraverso la raccolta e l’analisi di fonti di prova di natura geologica, può apportare utili elementi probanti ai processi penali e civili.”
“Le modifiche al codice penale con l’introduzione di quattro delitti, tra cui quello di disastro ambientale – continua il geologo Giovanni Balestri esperto della Terra dei fuochi – fa si che il geologo, il maggior conoscitore del territorio e quindi dell’ambiente, sia una figura professionale fondamentale per accertare il delitto. Come in altri campi, anche nella geologia si sono fatti passi in avanti notevoli nelle strumentazioni di indagine, permettendo controlli e verifiche molto più efficaci (e veloci) di una volta. Ovviamente, i nuovi strumenti devono essere utilizzati nel migliore dei modi, ma questi non sono altro che di ausilio all’intuito scientifico che il professionista deve adottare per certificare e spiegare le tecniche d’indagine che sta mettendo in atto per l’accusa (in caso di nomina da parte delle Procure) o per l’Ufficio del Giudice Civile, o ancora in qualità di Consulente di Parte: penso che questo sia un aspetto fondamentale del Master, cercare di infondere negli Iscritti, la malizia professionale che permetta, con la padronanza della materia, di affrontare situazioni che mescolino la complessità tecnico-processuale con la semplicità e la chiarezza delle esposizioni da proporre, necessarie in un’aula di Tribunale, dove chi ascolta e legge non deve essere disorientato dalla gran quantità di numeri e dati, ma deve potersi fare un’idea chiara e semplice dell’operato di chi deve essere giudicato.”
L’Università degli Studi di Messina ha pubblicato il bando di ammissione (scadenza: 6 ottobre 2014) al Master Universitario in Geologia Forense (unico in Italia e UE). Il corso, altamente professionalizzante, sarà tenuto da Docenti Universitari e da Esperti Forensi di chiara fama. Saranno utilizzate numerose strumentazioni ad alta tecnologia. Per informazioni: http://web.unime.it/unigeolab/_pagine/-15696.html
“Durante il master – ha proseguito Roberta Somma – massimi esperti forensi, anche di calibro internazionale, forniranno conoscenze di base in campo giuridico ed elevate competenze tecnico-scientifiche. Gli iscritti utilizzeranno strumentazioni ad alta tecnologia che non tutti gli atenei hanno la fortuna di avere a disposizione. Saranno organizzate conferenze tenute da esperti di chiara fama. La fase di apprendimento più importante prevede che i partecipanti al master entrino direttamente nel vivo del mondo forense, prendendo parte a delle esercitazioni sul campo. Nei terreni del Comune di Alì (Messina), messi a disposizione da Pietro Fiumara, Sindaco molto sensibile alle tematiche giovanili e alla divulgazione dei saperi, si svolgeranno infatti delle simulazioni con ricerca di target sepolti, tramite l’uso del georadar presumibilmente in equipe con gli sniffer dogs (sono state avviate le richieste di partecipazione di specialisti del RIS dei Carabinieri di Messina e della Polizia di Stato – Unita Cinofila Ricerca Resti Umani). Verrà simulato in tale occasione un caso di omicidio plurimo e gli iscritti effettueranno il repertamento sulla scena del crimine e le analisi conseguenti nei laboratori dell’Ateneo peloritano.”
“La giurisprudenza si avvale delle scienze della terra e della figura professionale del geologo, poiché è consapevole che essa rappresenta l’anello di congiunzione fra le professionalità tecniche – ha concluso Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi – quelle naturalistiche e quelle afferenti alle scienze umane. La capacità di leggere le dinamiche del territorio e la sua evoluzione morfologica, di analizzare e di definire modelli ed ipotizzare scenari di evoluzione, in altre parole la capacità di applicare i saperi alle esigenze tecniche ed alle istanze di sicurezza diventa oggi un valore aggiunto per le attività forensi”.