Per la specialistica Springer, Roberto Manzocco ha edito Esseri Umani 2.0. Il Transumanismo: idee, storia e critica della più nuova delle ideologie. Check up a 360° divulgativo e sullo stato attuale dell’ultima cosiddetta futurologia scientifica. Libro e autore segnalati da media anche generalisti
quali Espresso e la RAI.
Dai temi “classici”, robotica, crionica, viaggi spaziali, nuove tecnologie quotidiane, clonazione, medicina d’avanguardia ecc., alla rivoluzione nanotecnologica, longevità, mind up loading , tutto il menu dei moderni “futuristi”. L’analisi esita deliziosamente fredda e brillante, visti i temi, come noto, anche controversi sul piano bioetico, in Italia ad esempio note le polemiche – ad esempio del collega R. Campa, sociologo della scienza, con l’ambiente conservatore o cattolico.
Manzocco lanciando l’homo sapiens 2.0 abbraccia – in certo senso – il meglio dell’essere umano 1.0 con una stretta di mano vigorosa magari quasi come la splendida cover dei Pink Floyd, Wish are here, una mano umana e una robotica. E dal post-umano, letteralmente, almeno il vero obiettivo, la riformattazione più evoluta di quel che lo stesso Julian Huxley (e non solo ovviamente ) chiamò Umanesimo Scientifico: certamente paradigma relativamente ex novo, ma dialettico e fatalmente sinergico con gli umanismi pretecnologici pre-esistenti.
L’uomo e la macchina, in generale, nelle sue più evolute possibilità e creatività. Laddove poco importano in certo senso, anche i sogni transumanisti più azzardati o fantascientifici: futurologia e transumanesimo segnano una svolta per la società liquida e postindustriale incompiuta e magari ammalata. Un nuovo pensiero pensante verso il senso del futuro, per scenari realmente diversi, certamente – almeno da punti di vista prossimi alle scienze sociali, urgenti e auspicabili.
Questo e altro, sullo sfondo dell’ampia e esauriente ricognizione dell’autore.
Roberto Guerra