Clamorosa svolta nella tendenza meteorologica per il mese di ottobre: al contrario di quanto poteva sembrare in base ai precedenti aggiornamenti, e quindi di quanto avevamo scritto fino a ieri anche su MeteoWeb, il mese non scorrerà via liscio con un mite e gradevole anticiclone. E’ vero ed è confermata la risalita di una nuova alta pressione SubTropicale sull’Europa centrale nei prossimi giorni: raggiungerà i suoi picchi massimi sull’Italia tra domenica 19 e lunedì 20. Ci sarà bel tempo, ma senza caldo eccessivo. Sarà, anzi, un anticiclone autunnale, con tante nebbie e foschie ai bassi strati e con temperature decisamente fresche nelle ore serali e notturne.
Attenzione, però, alla prossima settimana. Un brusco peggioramento arriverà sull’Italia da mercoledì 22 ottobre e durerà fino a sabato 25. L’Europa centro/orientale vivrà il primo tipico peggioramento stagionale proprio nei giorni successivi all’arrivo nel continente dell’uragano Gonzalo, che condizionerà l’evoluzione della prossima settimana in tutto il continente. Tra Balcani, Polonia, Germania, Repubblica Ceca, Austria e Slovenia ci sarà forte maltempo, freddo e abbondanti nevicate fino a quote medio/basse. Sull’Italia il peggioramento porterà forte maltempo, soprattutto al centro/sud, con temperature che caleranno senza però particolari eccessi di freddo, rientrando appena in linea con le medie del periodo.
E’ alto il rischio di altri fenomeni estremi, dopo quelli catastrofici che nei giorni scorsi hanno provocato 4 vittime in varie aree del centro/nord Italia (Genova, Maremma e Friuli Venezia Giulia) e danni per centinaia di milioni di euro in zone ben più vaste, basti pensare al basso Piemonte e a Parma. Stavolta nel mirino del maltempo più estremo ci dovrebbe essere il centro/sud, colpito in pieno da questo nuovo ciclone alimentato in fase di partenza proprio dalla spinta dell’uragano Gonzalo. Le carte meteo stanno iniziando adesso a leggere bene l’arrivo in Europa di questa violenta tempesta oceanica, e le sue conseguenze che si faranno quindi sentire anche nel Mediterraneo e in Italia. Nei prossimi giorni sarà possibile entrare nel dettaglio della previsione, inquadrando bene le zone più colpite e la tempistica del peggioramento. A cui però è bene prepararsi già da adesso.