Come noto, una dieta quotidiana basata su cibi semplici e poveri di grassi, oltre che inevitabile, è servita all’uomo a scongiurare, in passato, l’insorgenza di patologie oggi molto comuni, tra cui il diabete. Tra i tuberi poco conosciuti, saporiti e ricchi di proprietà nutritive e benefiche, troviamo la batata rossa… un vero concentrato di salute appartenente alla famiglia delle Convolvulaceae, nativa delle aree tropicali dell’America ma coltivata anche in Italia, a Latina e Sabaudia, nella fertile Pianura Pontina e ai margini del Parco Nazionale del Circeo, anche in prossimità del Mar Tirreno, dei due laghi costieri Caprolace e Monaci, in Veneto e in Emilia Romagna.
La batata rossa, che contiene solo 110 calorie ogni 100 gr. di prodotto, è ricca di fibre, calcio e fosforo, contiene quasi il triplo del fabbisogno giornaliero i vitamina A, oltre 1/3 di vitamina C ed è nota per il suo potere emolliente, lenitivo e soprattutto antiossidante, contrastando i radicali liberi. Alcuni ricercatori del CNR di Padova, in collaborazione con l’Università di Vienna, hanno accertato i benefici derivanti da questo vegetale: il cajapo, una sostanza contenuta nella buccia, ha prodotto una riduzione della glicemia basale, del colesterolo e dell’emoglobina glicata su persone affette da diabete mellito di tipo II. E’ stato inoltre dimostrato che, nella regione giapponese del Kagawa, dove se ne fa larghissimo uso, sono pressocchè inesistenti malattie come anemia, ipertensione e diabete.
Lo stesso “Diabetes Care”, giornale ufficiale dell’American Diabetes Association”, colloca la batata rossa al primo posto tra i vegetali per qualità nutrizionali. Con il suo inconfondibile sapore a metà strada tra la tradizionale patata e la zucca rossa, il tubero è ottimo per una semplice merenda, lessato, fritto o cotto al forno, prestandosi a numerosi utilizzi, dall’antipasto agli gnocchi conditi solo con burro o con semplice sugo; oppure sotto forma di crema per accompagnare carne, pesce, pane o risotto. La batata è gustosa cruda, grattugiata sull’ insalata mista, ma il suo sapore viene esaltato soprattutto al cartoccio. Va lavata accuratamente, avvolta in carta stagnola senza alcun condimento e lasciata cuocere per circa 50 minuti, incidendola nel senso della lunghezza. Si può mangiare così o spalmandoci all’interno del burro, del miele o della marmellata.