E’ conosciuto popolarmente come “il Beluga” per via della sua forte e simpatica somiglianza col beluga, cetaceo bianco della famiglia dei Monodontidi che troviamo nei mari di Russia, Alaska, Groenlandia, Canada ed Europa settentrionale. Parliamo dell’Airbus A300-600ST (dove “ST” sta per “Super Transporter”) che, secondo molti, è l’aereo più strano al mondo. Si tratta di un bimotore a getto da trasporto, sviluppato dal consorzio Airbus Industrie per le proprie esigenze produttive (trasporto di grandi sezioni assemblate di ali e fusoliere di velivoli) e attualmente 4 Beluga sono impiegati in questo modo, mentre un quinto è utilizzato da una compagnia aerea consociata (Airbus Transport International (ATI)), con sede a Tolosa, in Francia, per trasporti aerei eccezionali.
Il popolare aereo cargo Beluga, che ha effettuato il suo primo volo il 13 settembre 1994, ha da poco festeggiato i suoi 20 anni di trasporto di componenti aerei Airbus tra i siti europei di produzione della società. Dal 1995, la flotta di 5 aeromobili Beluga ha sostituito i vecchi Super Guppy, rifornendo le linee di assemblaggio finale Airbus a Tolosa e Amburgo. Oggi sono più di 60 i voli effettuati ogni settimana tra 11 siti, portando parti cruciali per tutti i programmi Airbus, compreso l’A380. Ecco alcuni dati : ogni equipaggio Beluga è composto da un pilota, un copilota e un flight-engineer ed il “gigante dei cieli “ha un ponte di carico stupefacente: vi si accede frontalmente, da un portellone situato sopra la cabina di pilotaggio, è lungo 37.7 metri con una sezione di 7.1 metri di diametro. Nonostante ciò, il Beluga non è l’aereo da trasporto con maggior capacità di carico in termini di peso poiché il primato spetta all’Antonov An-225 Mriya; pur permettendo il trasporto di carichi il cui ingombro rende impossibile il trasporto con altri cargo.
